Reddito di cittadinanza: cosa succede in caso di separazione o divorzio

Divorzio (Getty Images)

Prima ancora che venga approvato sono molte le domande degli italiani sul reddito di cittadinanza: una riguarda anche la possibile interazione di questo sussidio con l’assegno di mantenimento per le coppie separate e divorziate. 

Il reddito di cittadinanza spetterà alle persone che vivono con un reddito al di sotto di 780 euro mensili per un totale di 9.360 euro all’anno per individuo. Ma come funzionerà il sussidio in caso di separazione o divorzio? E se la moglie fosse chiamata a decidere tra i due tipi di sostentamento economico? Facciamo un po’ di chiarezza: nel caso di una donna disoccupata che si sta separando dal marito consensualmente questa potrebbe rinunciare al mantenimento. Se la percezione di un mantenimento è superiore a 780 euro, figli compresi, non si può ottenere il reddito di cittadinanza. Invece se l’assegno dovesse essere inferiore a 780 euro, il sostegno statale verrà ridotto. In caso di divorzio, invece, ci sono misure più drastiche: se la moglie, nel corso del giudizio, avrà richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza, il marito può convincere il giudice a ridurre o addirittura annullare il mantenimento.

Reddito di cittadinanza o assegno di mantenimento: cosa conviene all’ex moglie?

Nel caso in cui la donna sia chiamata a decidere cosa scegliere deve tener conto di diverse opzioni:
-Se l’ex moglie è giovane e formata ma disoccupata, è più conveniente chiedere il reddito di cittadinanza. L’assegno di mantenimento, infatti, rischia di essere cancellato se, in futuro, la donna dovesse trovare un lavoro anche part time.

-Se invece l’ex moglie è una donna ultra cinquantenne che si è sempre occupata della casa è preferibile percepire il mantenimento. In questo caso nessuno potrebbe toglierglielo.

-Se la donna, che ha ottenuto l’assegno di mantenimento in corso di causa, subito dopo dovesse ottenere il reddito di cittadinanza, l’uomo potrebbe richiedere la revisione della sentenza.

-Se la cifra del mantenimento percepibile dovesse superare 800 euro, è assolutamente conveniente scegliere l’assegno.

Alessandra Curcio