Ripescaggi Serie B, clamoroso: il Consiglio di Stato dà ragione alla Lega!

Un nuovo ribaltone nel caos ripescaggi in Serie B: il Consiglio di Stato nella notte ha ribaltato la sentenza del TAR e ha dato ragione alla Lega sul format a 19 squadre

ripescaggi Serie B
Serie B (Getty Images)

Ennesimo, clamoroso ribaltone in quella che è diventata la telenovela dell’anno: il format del campionato di Serie B e i relativi ripescaggi. Dopo il caos nato in settimana per il pronunciamento del TAR del Lazio, che aveva dichiarato illegittimo il campionato a 19 squadre, arriva invece una sentenza che ribalta completamente la questione. Ancora una volta. Stavolta è il Consiglio di Stato che decide e dà ragione alla Lega di B, che si era appellata alla decisione del TAR, che riteneva fondate le istanze di ripescaggio presentate da Ternana, Pro Vercelli e Novara.

Il Consiglio di Stato nella notte ha accolto l’istanza di sospensiva cautelare del provvedimento del Tar del Lazio presentata dalla Lega stessa, e ha fissato di conseguenza la discussione collegiale per il 15 novembre. Nella sostanza dei fatti, il Consiglio di Stato ha smentito il Tar del Lazio e ha approvato l’operato dell’ex commissario straordinario della Figc Fabbricini: secondo questa nuova sentenza, Fabbricini lo scorso agosto ha agito in maniera corretta, varando il format del campionato senza ripescaggi.

Ripescaggi Serie B, Balata e la Lega B esultano: (per ora) hanno ragione loro

Quindi questo round del clamoroso caos ripescaggi di Serie B va alla Lega, che potrà mantenere il format a 19 squadre senza dover necessariamente reintegrare le 6 squadre che avevano presentato istanza a fasi alterne. Una vittoria per il presidente Mauro Balata e per i 19 club coinvolti quest’anno nel campionato, che stanno facendo muro, compatti, per evitare che il campionato venga rivoluzionato e si trasformi in farsa. “Non appare sussistere un sufficiente fumus boni iuris in merito all’effettivo superamento – da parte del Commissario Straordinario della F.I.G.C. nell’adozione degli atti impugnati – dei limiti della delega conferitagli”. Così si legge nella sentenza del Consiglio di Stato, che afferma che Fabbricini “ha agito nel dovuto bilanciamento tra gli interessi contrapposti, quello generale alla sicurezza e garanzia del regolare ulteriore svolgimento dei campionati ormai già in corso allo stato permane prevalente, anche per la sua ora accentuata caratterizzazione”. Resta adesso da capire se questa decisione sarà definitiva.