Serie B, ESCLUSIVO/Corvia: ”Stare fuori è strano, ma sto tornando…”

    Daniele Corvia
    Daniele Corvia (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

    SERIE B CORVIA – Daniele Corvia è uno dei grandi bomber della Serie B degli ultimi 10 anni. L’attaccante romano, classe ’84, è attualmente svincolato dopo il fallimento del Latina e aspetta una chiamata. La redazione di Seriebnews.com l’ha contattato in ESCLUSIVA per avere le sue sensazioni.

    Ciao Daniele, ti trovi per la prima volta in questa situazione da svincolato. Come ti senti?

    ”E’ una sensazione un po’ strana perché, come hai detto tu, è la prima volta. Aspettiamo… Mi sto allenando con una squadra qui vicino Roma e aspetto senza ansie e senza fretta. Vedremo quello che verrà fuori. Una Serie A ormai non penso più che venga fuori. Sono tanti anni che faccio la B, ma non ho preferenza di categoria. Vengo da un fallimento, purtroppo, e cerco un progetto sano e giusto. Voglio tornare a divertirmi dopo l’annata di Latina. Purtroppo lo scorso anno si è pensato a tutto tranne che a giocare a calcio. Sono situazioni che non dovrebbero capitare nel calcio, ma si era detto anche dopo Parma e purtroppo ancora capita…”.

    Hai avuto contatti con altre squadre? Cosa c’è di concreto?

    ”Ultimamente qualcosa sta venendo fuori. Sto valutando qualcosa in C e in B. Di concreto nulla, però vediamo, penso che entro qualche settimana qualcosa si muoverà”.

    Ti mancano 11 gol per arrivare a quota 100 tra Serie A, Serie B e Coppa Italia. A 32 anni le tue motivazioni sono ancora fortissime.

    ”E’ un obiettivo che vorrei raggiungere il più presto possibile. Vedremo se ne avrò la possibilità. Ho tanti stimoli, ho 32 anni e penso di poter dare ancora molto”.

    Ci racconti la tua ultima stagione al Latina lo scorso anno? Un lento declino fino al fallimento del club.

    ”Stagione disastrosa. Siamo stati abbandonati da tutti a novembre e da lì in poi noi giocatori e lo staff ci siamo ritrovati da soli. A gennaio è stata poi smantellata la squadra, sono subentrate delle persone che invece di pensare a salvare la squadra l’hanno smantellata. Noi però abbiamo giocato fino alla fine, anche facendo ottime prestazioni, con tutte le difficoltà che avevamo. Il nostro lavoro, quello sul campo, è stato apprezzato da tutti, era l’unica cosa che potevamo fare”.

    Lecce e Brescia sono state le tappe più importanti della tua carriera?

    ”Penso di sì. A Lecce ho vinto due campionati e mi sono salvato in Serie A. Poi sono andato a Brescia e abbiamo sfiorato la Serie A. Sono due piazze dove sono riuscito a fare bene. Poi ho forse sbagliato la scelta di Latina, ma può capitare…”.

    Com’è stato giocare con la Roma, la squadra della tua città e per cui fai il tifo?

    ”E’ passato tanto tempo, però penso che da romano e tifoso della Roma sia stato il massimo. Una parentesi breve, ma molto emozionante per me, tifoso dei giallorossi fin da bambino”.

    Stai seguendo il campionato di B? Quali sono le tue prime impressioni?

    ”Sto vedendo parecchie partite, ci sono grandi piazze. E’ comunque un campionato molto livellato, come gli anni scorsi. Vedo il Frosinone al momento più squadra rispetto alle altre. Poi c’è l’Empoli di mister Vivarini, ha fatto una campagna acquisti importante, il mio ex allenatore ha in mano una Ferrari in questo momento. C’è poi il Pescara, il Perugia e occhio alla Ternana. La seguo con particolare attenzione perché gioca bene, è la squadra che gioca meglio di tutte in questo momento”.

    Marco Orrù