Avellino, Rastelli: “Non siamo più artefici del nostro destino”

foto Getty Images
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AVELLINO RASTELLI / AVELLINO – Il tecnico dell’Avellino Massimo Rastelli torna a parlare dopo 10 giorni di silenzio, ecco le parole riprese da TuttoAvellino: “Adesso non siamo più artefici del nostro destino. Possiamo solo fare 6 punti e chiudere la stagione a 62 punti sperando che gli scontri diretti ci consentano di scavalcare tre squadre. Nei primi 25 minuti ho visto in campo solo l’Avellino. Se fossimo andati in vantaggio con Schiavon la partita sarebbe cambiata. Purtroppo nel calcio vince chi segna ma noi ce la giochiamo sempre. La squadra non è stata arrendevole e il nostro unico errore è stato quello di non riuscire a passare in vantaggio. La giornata era caldissima, abbiamo speso molto e siamo stati condannati da un episodio. Se avessimo pareggiato con Soncin o Galabinov avremmo letto di una grande reazione.  Con Togni e Ladrière abbiamo vinto con lo Spezia. Rifarei queste scelte a prescindere dal verdetto del campo. A causa degli impegni ravvicinati ho cercato di cambiare qualcosa. L’unico ballottaggio è stato tra D’Angelo e Arini, ho scelto il primo perchè in questo periodo lo vedo più fresco. Il mio silenzio di questi 10 giorni è stato naturalmente dovuto a quello che è successo contro il Trapani. Solo ieri ho ritrovato la serenità giusta. Ho preferito non parlare per non prendere deferimenti e squalifiche. Non dico tanto ma ci hanno scippato 4 punti. Dobbiamo avere massimo rispetto della Reggina perchè nessuno ti regala nulla e perché sta giocando con orgoglio tutte le partite. Sono pericolosi ma ho detto ai ragazzi che comunque ci sono 30 punti di differenza e ciò si deve rivedere nel campo. Dobbiamo vincere, anche al 95esimo. Non ci saranno ulteriori contraccolpi perché vogliamo chiudere alla grande e far vedere che c’è stata una continuità di lavoro. Gli episodi hanno condizionato il nostro percorso. Al di là del fatto che ho un contratto fino al 2016, il mio lavoro lo valuterà la società. Mi fa piacere che ci sia attenzione da altre squadre ma un conto è apprezzare il mio lavoro, un conto è la fattibilità dell’operazione. Se il Chievo ha interesse per me deve trattare con la società. Per quanto mi riguarda sono molto legato a questa città e a questa società. Inoltre non sono mai stato contattato. Galabinov e Decarli arriveranno sabato. L’unico disponibile da domani sarà Bittante. I primi due li avrò solo alla vigilia, dovrò parlarci. Non può farci che piacere che si sia ricreato un grande entusiasmo attorno a questa squadra. Il nostro pubblico è un motivo di orgoglio perchè si comporta sempre bene in ogni stadio e tifa incitando solo noi”.