Crotone, Ursino: “In caso di Serie A una statua a Drago. Pronti per ospitare Juve e Milan”

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SERIE B CROTONE URSINO DICHIARAZIONI / CROTONE – Intervistato da Italsportpress.it, il diretto sportivo del Crotone, Giuseppe Ursino, ha parlato in termini entusiastici della stagione dei pitagorici, analizzando le reali prospettive di salire in Serie A e del futuro del tecnico, Massimo Drago.

Ecco le sue dichiarazioni: “Non ci aspettavamo di essere al quarto posto in classifica dopo 35 giornate. Io avevo detto ai ragazzi subito dopo la partita col Brescia che potevamo centrare i playoff. La mia convinzione era dettata dal fatto che questa squadra ha qualità e ci sono dei giovani fortissimi. Il merito di questo exploit è della società che fa lavorare in tranquillità, del gruppo coeso e soprattutto del mister Drago perché ha fatto un lavoro straordinario. La squadra gioca bene e ottiene risultati e adesso i nostri tifosi sognano. Noi però dobbiamo rimanere umili senza fare voli pindarici. Certamente con l’entusiasmo possiamo arrivare lontano. Mercato? Non è giusto parlarne adesso. So che Bernardeschi è nel mirino di grandi club ma ho detto al giocatore di stare tranquillo e pensare a giocare. L’allenatore sa come frenare i facili entusiasmi perché è un tecnico molto preparato che farà una grandissima carriera. Drago resta? Ho un rapporto amichevole con il tecnico che ha un contratto fino al 2015. Non so però cosa succederà in futuro ma se dovesse arrivare a fine stagione un premio grande che non voglio neanche nominare bisognerà fare una statua d’oro a Massimo perché sarebbe per Crotone come vincere non la Champions League ma una coppa del Mondo. Tutti ci davano quasi spacciati per la salvezza a giugno. Basta rileggere i giornali di agosto per vedere i tanti 5 in pagella che ci avevano dato giudicando i movimenti di mercato. Invece abbiamo dimostrato che con il lavoro e l’esperienza ogni traguardo può essere raggiunto. Le sorprese ci stanno sempre in B e noi siamo lo siamo sicuramente. Il Latina più rivelazione di noi? No assolutamente. Hanno speso parecchio e in organico hanno calciatori importanti come Morrone, Jonathas e Cottafava. Altro che sorpresa, se non vanno almeno ai play off sarebbe come un fallimento. Noi invece ci stiamo dentro alla griglia con meno risorse finanziarie e con tanti giovani a bordo. Lo stadio non adeguato per la A? Non direi. Lo “Scida” in pochi mesi con l’aiuto delle istituzioni e della buona volontà che da queste parti non manca da parte di tutte le componenti, in pochi mesi verrebbe adeguato montando seggiolini, alzando le tribune e realizzando la copertura. In 3 mesi abbiamo fatto lo stadio nuovo quando siamo stati promossi in B quindi sono certo che se la fortuna ci assiste e ci premia a fine stagione, lo “Scida” sarà pronto per ospitare Milan e Juve a settembre”.