Calciomercato Novara, preso Katidis, escluso a vita dalle Nazionali per un saluto romano. Ecco il pensiero di De Salvo

CALCIOMERCATO NOVARA KATIDIS SALUTO ROMANO DE SALVO / NOVARA – Ceduto Bruno Fernandes all’Udinese, il Novara ha già trovato il suo sostituto: sarà Giorgos Katidis, centrocampista greco classe ’93 che nella sua breve carriera ha già fatto parlare di sé, ma per un episodio poco piacevole. Il 16 marzo di quest’anno, infatti, dopo un gol messo a segno con la maglia dell’Aek Atene, esultò con un saluto romano, procurandosi una punizione pesante: squalifica fino al termine della stagione e soprattutto esclusione a vita da tutte le Nazionali elleniche. Per questo il patron del Novara, Massimo De Salvo, ha voluto pubblicare un messaggio sul sito ufficiale della società per esprimere il suo pensiero sull’acquisto del giocatore, che si è sempre difeso sostenendo di non conoscere il significato del gesto:

“In questi giorni stiamo definendo un’operazione di mercato per noi importante dal punto di vista tecnico.
Stiamo tesserando il calciatore Katidis, centrocampista di qualità nato nel 1993. La scorsa stagione il ragazzo è balzato agli onori della cronaca per un episodio grave quanto sciocco. Reagendo dopo un proprio gol in Campionato ha effettuato un saluto romano che tristemente ricorda momenti dolorosi della storia del Mondo.
Non abbiamo nessuna intenzione di minimizzare il gesto che condanniamo in quanto irrispettoso per milioni di persone che per colpa di falsi ideali e miti hanno sofferto e pagato con la vita.
Abbiamo però visto un ragazzo che era scioccamente inconsapevole del gesto che stava facendo ma che ora è finalmente perfettamente conscio del significato e del dramma che ha rappresentato.
A questo ragazzo abbiamo pensato di dare una chance perché riteniamo gravissimo commettere certi errori ma meritevole averne consapevolezza.
La politica per noi rimane fuori dal calcio, la memoria no e crediamo che l’intolleranza si debba combattere ricordando ai nostri ragazzi quello che è successo nella storia affinché non succeda mai più”.