Padova, Cestaro: “Ho scritto ad Abodi: vogliono mandarmi via dal calcio”

Più che per quanto visto sul terreno di gioco, Padova-Varese sarà ricordata per lo show del presidente biancoscudato Marcello Cestaro in tribuna: il portafoglio agitato per protesta contro l’arbitro Borriello, il tentativo di scavalcare la vetrata di recinzione. A mente fredda, il patron ha spiegato il suo gesto al ‘Mattino di Padova’, aggiungendo che la sua protesta, che non ha avuto conseguenze disciplinari, avrà un seguito: “Come facevo a non agitarmi, dai? Quello (l’arbitro, ndr) ti dà un rigore contro che le immagini tv mi pare abbiano dimostrato non esserci, poi ti fischia una simulazione per la caduta di Rispoli, che simulazione proprio non era. E in più lo ammonisce, così a Cittadella sabato non lo avremo a disposizione. Mi è parso tutto inaudito e sono partito… Io non ci sto a vedere certe cose e allora ho deciso di prendere carta e penna e scrivere, perché voglio che mi sentano. Stamattina (ieri) ho parlato con il consigliere delegato Gianluca Sottovia e abbiamo inviato al presidente della Lega di serie B, Andrea Abodi, una raccomandata. Il ragionamento fatto è semplice: ci viene chiesto sempre rispetto per l’ambiente calcistico e la categoria arbitrale, fermo restando che si può sbagliare. Con il Modena subiamo un gol irregolare, perché Ardemagni tocca, sia pure leggermente, la palla con la mano, dopo il colpo di testa del suo compagno, e non diciamo nulla. Poi giochiamo con il Varese e ciò che è successo lo sapete meglio di me: un rigore contro che non c’era, due ammonizioni assurde e un atteggiamento complessivo della terna che è stato penalizzante. E’ una serie di episodi, non uno solo, che ci costringe a farci sentire. Io non voglio accusare nessuno, ma è indiscutibile che siamo stati penalizzati ultimamente da decisioni sbagliate. Credo che tutto ciò alimenti dei dubbi: quello soprattutto di non essere ben visti dal calcio italiano, come se ci fosse un accanimento nei nostri confronti. Qui bisogna alzare la voce e pretendere, insisto, un metro di giudizio equanime. Per tutti. Sono stato esplicito e diretto nella raccomandata: state facendo di tutto – ho sottolineato con forza – perché me ne vada dal calcio”. Cestaro ha quindi parlato della prestazione della sua squadra: “Se vincevamo era meglio, ovviamente, ma il risultato, per come si era prospettata la situazione, mi sta bene. Gli altri hanno segnato su rigore, che non c’era, noi su palla in movimento. Finalmente ci siamo sbloccati. I ragazzi stanno riprendendo fiato, hanno ritrovato fiducia nei loro mezzi. Ora devono insistere”.