Serie B, stangata la Pro Vercelli!

Maurizio Braghin

 

Il Giudice Sportivo della Serie Bwin ha stangato la Pro Vercelli. Il prossimo match casalingo dei piemontesi si dovrà giocare a porte chiuse. Ecco le motivazioni:

Dall’esame del referto arbitrale e dal supplemento allo stesso i deprecabili accadimenti verificatisi nel corso della gara possono sintetizzarsi nei seguenti termini. Al termine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi, giunto sotto il tunnel, l’Arbitro insieme ai suoi collaboratori, veniva verbalmente aggredito da 6/7 persone che non avevano l’autorizzazione ad essere presenti in quei locali, in quanto non iscritti nelle distinte ufficiali di gara consegnate. Tra le tante persone, il Direttore di gara riconosceva il Sig. Romairone Giancarlo, Direttore sportivo della Soc. Pro Vercelli, non iscritto in distinta, il quale inveiva nei  suoi confronti, pronunciando ad alta voce espressioni pesantemente ingiuriose e offensive. Insieme, vi erano altre 5/6  persone  che non venivano riconosciute in quanto non presenti in distinta, ma che urlavano, sempre nei confronti del Direttore di gara, frasi altrettanto ingiuriose e offensive che  venivano pronunciate mentre l’Arbitro entrava nel suo spogliatoio. Tali persone si accalcavano all’ingresso della porta che lo stesso riusciva a chiudere con fatica e con l’aiuto di alcuni inservienti, che allontanavano con difficoltà le persone sopra citate. Le urla e le frasi ingiuriose e offensive proseguivano anche durante l’intervallo all’interno degli spogliatoi. Anche al termine della gara, al rientro negli spogliatoi, si verificava una situazione simile alla precedente descritta, e nuovamente il Romairone Giancarlo rivolgeva, all’indirizzo dell’Arbitro ad alta voce ulteriori frasi offensive, ingiuriose  e denigratorie. A loro volta i sostenitori della Pro  Vercelli, dal momento dell’assegnazione del calcio di rigore al Sassuolo e dell’espulsione del calciatore Borghese Martino (11° del primo tempo), intonavano per tutta la durata della gara cori ingiuriosi e offensivi  nei confronti del Direttore di gara. Infine, al rientro negli  spogliatoi, sia  alla fine  del primo tempo che al termine della gara, l’Arbitro veniva raggiunto da sputi provenienti dalla terrazzina  posta nel  fabbricato  sovrastante  il  tunnel di ingresso degli spogliatoi, occupata da una decina di   sostenitori della Pro Vercelli che pronunciavano nei suoi confronti cori offensivi e minacciosi. L’Arbitro peraltro, segnalava che all’inizio del secondo tempo e dopo circa 3 minuti lo speaker dello stadio comunicava al pubblico per due volte che la Pro Vercelli giuocava in nove in quanto era stato espulso nello spogliatoio il capitano Matteo Abbate, durante l’intervallo. Le condotte sono state menzionate anche nella, sia pure scarna, relazione del collaboratore del Procuratore federale. E’ indubbio che i comportamenti e i fatti sopra descritti si caratterizzano per la loro gravità stante il contenuto evidentemente ingiurioso, offensivo, denigratorio, minaccioso e intimidatorio delle frasi proferite all’indirizzo del Direttore di gara e della categoria di appartenenza, la quantità e la qualità degli autori tra i quali un dirigente, la loro reiterazione, unitamente all’assenza della benché minima giustificazione da non potersi assolutamente rinvenire negli eventuali errori arbitrali. Del comportamento violento, aggressivo, ingiurioso, minaccioso e intimidatorio dei propri dirigenti e/o sostenitori la società Pro Vercelli è oggettivamente responsabile ex artt. 12.5 e 14 CGS, considerata la condotta ambigua ed inusuale posta in essere dalla stessa, di cui alla duplice comunicazione al pubblico dell’espulsione del calciatore Abbate, avvenuta negli spogliatoi nel corso dell’intervallo. Ne conseguono gli effetti sanzionatori che questo Giudice ritiene equo quantificare ex art. 18 n.1 lettere b) e d) nei termini di cui al dispositivo in considerazione della particolare gravità di quanto accaduto e dell’assenza della benché minima attività di cooperazione con le forze dell’ordine svolta dai dirigenti della squadra ospitante”.

Per tutti questi motivi si ”delibera di sanzionare la Soc. Pro Vercelli con l’obbligo di disputare la prossima gara nel proprio Stadio a porte chiuse e con l’ammenda di € 10.000,00”.

Ma non è finita qua. Oltre alla squalifica di Abbate per quattro giornate e Borghese per una, ecco le decisioni sul DG Romairone:

INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA’ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 15 MAGGIO 2013 ED AMMENDA DI € 10.000,00

ROMAIRONE Giancarlo (Pro Vercelli): per avere, al termine del primo tempo ed alle fine della gara, negli spogliatoi, rivolto all’Arbitro reiterate espressioni offensive assumendo un atteggiamento fortemente minaccioso.

Marco Orrù