Padova, Cestaro show sugli errori di Colomba e il ritorno di Pea…

Dopo il clamoroso sfogo nella sala stampa dell’Euganeo, il presidente del Padova Marcello Cestaro torna all’attacco in un’intervista al ‘Mattino di Padova’. Il primo argomento sono proprio i fischi dei tifosi che l’avevano fatto infuriare dopo la partita col Brescia: “Senta un po’, mi chiedo e le chiedo: a cosa serve contestare in quel modo, al termine di una gara pareggiata e non persa? L’abbiamo visto tutti che non si è vinto perché non si è fatto gol. E allora? Io dico che così si rompono solo i maroni (testuale), per il gusto di farlo e basta. Se ne stiano a guardare il calcio davanti alla tv, non ho tempo per pensare a fischi e polemiche. Crede che io salti di gioia? Tutt’altro, sono incavolato nero, e ne ho già parlato con il mister. Deve fare qualcosa per cambiare questo andazzo. Martedì sera ci vediamo e discuteremo di parecchi aspetti del problema”. Già, il mister Colomba, arrivato dopo il sorprendente esonero di Pea per forte volere del presidente. Che però adesso, alla precisa domanda se la panchina sia a rischio, non nega: “Da Colomba pretendo una sterzata. E che metta la gente al posto giusto. A chi alludo? Renzetti. Come si può pretendere che sia una mezz’ala quando da una vita fa il terzino? Voglio veder giocare in modo diverso il Padova. I tre davanti mi stanno bene, ma non trascurerei Raimondi. E se deve star fuori Cutolo, beh, che stia fuori anche lui una volta tanto! Vuole sempre far gol, è troppo egoista e sbaglia più del dovuto”. Cestaro continua quindi coi consigli sulla formazione: “Vediamo come sta Bonazzoli, e poi c’è Vantaggiato. Babacar? Per ora abbiamo lui, è giusto che giochi, visto che non ce ne sono altri disponibili. Piuttosto, a centrocampo vicino a Iori metterei Viviani. Qualche buona punizione la sa tirare, chissà che non riesca a far centro, come contro l’Empoli. Ripeto, così non sono affatto soddisfatto. A Grosseto il pareggio è giunto su rigore, ‘regalatoci’ da un avversario. A Lanciano guardate un po’ come si è perso, e con Livorno e Brescia, pur attaccando, non abbiamo sfondato. Che il mister s’inventi qualcosa là davanti, perché qui basta una sconfitta e sei di nuovo fuori dai playoff”. In conclusione, il patron non esclude neanche un clamoroso ritorno di Pea: “E’ lì che aspetta, ma dovrebbe rivedere diverse cose del suo atteggiamento. Tenga presente che, oltre ad aver parlato troppo, si era preso sottomano 2-3 giocatori e nello spogliatoio serpeggiava un certo malessere… Comunque, chi c’è in giro oltre a lui? Nessuno, mi sembra. Facciamo così: risentiamoci dopo Reggio Calabria…”.