Brescia, la moglie di Stovini attacca Calori e la squadra ma poi ritratta: “Non volevo offendere nessuno”

Lorenzo Stovini

C’è aria di crisi tra Lorenzo Stovini e il Brescia dopo qualche esclusione e la sostituzione a partita in corso durante la gara persa 2-0 lunedì in casa dell’Ascoli. A farsi portavoce dell’insoddisfazione del difensore, scatenando il polverone, è stata la moglie Isabella Miraglia, con alcuni ‘tweet’ pubblicati dopo l’ultima gara e polemici nei confronti del tecnico Calori (“Come si fa a inventarsi di farlo giocare terzino destro?”) ma anche della città e della squadra (“Non tollero più nulla di questo posto” e “Brescia non ti merita, che giochino gli altri campioni del Real”). A qualche giorno di distanza, la signora Stovini ha affidato le sue scuse a un’intervista al ‘Giornale di Brescia’: “Ho peccato di superficialità: ho voluto esprimere un pensiero su un social network lasciandolo poi alla libera interpretazione. Mi dispiace davvero per quanto è successo. Il tweet su Calori? Non voleva essere affatto un attacco al mister, che tra l’altro conosco e stimo. E nemmeno voleva essere un giudizio tecnico, davvero. Solo il pensiero di una moglie che vede il marito giocare e la squadra di cui difende i colori perdere. Un po’ di amarezza è umana, niente di più. Preciso subito che non ho nulla contro la città e contro i bresciani. All’inizio c’è stata qualche difficoltà, poi ci siamo ambientati. A volte però capita di essere nervosi per affari personali, così ad esempio è capitato lunedì: mi sono sfogata su Twitter e non è stato il massimo, ma non era affatto mia intenzione né offendere i tifosi delle rondinelle né i bresciani in generale né i compagni di squadra di Lorenzo. Ci mancherebbe che fossi io a giudicare la loro professionalità”.