Novara, tutti i “perchè” dell’esonero di Attilio Tesser

“Ci è mancata la continuità, sono dispiaciuto ma anche uomo di calcio” Queste le parole di Attilio Tesser rilasciate alla Stampa dopo aver ricevuto la notizia del suo esonero. Il mese di Ottobre è stato  dunque fatale all’ormai ex tecnico artefice dello storico doppio salto dalla Lega Pro alla massima serie. I piemontesi nelle ultime sei partite avevano ottenuto una vittoria contro il Brescia, un pareggio e quattro sconfitte piombando in piena zona rossa. Una volta smaltita la retrocessione dalla A gli azzurri sono hanno avuto una partenza incoraggiante con sei turni utili filati che hanno garantito due successi e quattro X. Il “giocattolo” è cominciato ad incrinarsi nella prima sconfitta interna stagionale al Piola contro la Ternana. In quella partita inoltre si manifestò un certo nervosismo palesato soprattutto in Alhassan espulso dopo aver “assunto un atteggiamento intimidatorio nei confronti dell’arbitro, afferrandolo per un braccio” (fonte giudice sportivo). C’è da dire che di questi tipi di cartellini erano già stati sventolati a due calciatori in precedenza ovvero Buzzegoli e Gonzales. Anche nel successivo match di Reggio rossi per Ludi e Lazzari, con il centrocampista ammonito due volte nel recupero. La splendida affermazione interna contro il Brescia è stata però cancellata presto, con i rovesci di Crotone ed Ascoli inframezzati dal pareggio interno contro il Varese, complice anche l’espulsione alla mezz’ora di Simone Pesce. Il tecnico Tesser paga dunque l’Ottobre orribile in termini di risultati quattro punti in sei partite che hanno fatto propendere per altre scelte al club novarese. A suo parziale discapito c’è da sottolineare come questo trend di espulsioni abbiano inciso su una squadra che comunque può essere insignita fino ad ora della palma, non troppo edificante, della delusione di questo inizio di torneo.