Brescia-Modena, Zoboli ex al veleno: “Corioni padre padrone, società disorganizzata”

Zoboli con la maglia del Brescia

Brescia-Modena per Davide Zoboli significa tornare da avversario nella città che lo ha visto protagonista per sette stagioni, inframezzate solo da un campionato al Torino. L’addio alle rondinelle, quest’estate alla fine del contratto, non è stato senza polemiche, e adesso il difensore ha colto l’occasione dello scontro diretto per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della sua vecchia società: “Sono un ex che sta benissimo nella sua nuova dimensione, ma che non riesce a non pensare al Brescia – ha detto in un’intervista al ‘Giornale di Brescia’ -. Mi sono sentito a fine mercato con un giocatore deluso dai mancati acquisti e gli ho detto ‘Non so se girano di più a te che sei ancora dentro o a me che ormai sono fuori’. Mi arrabbio ancora nel sentire di problemi mai risolti, di una disorganizzazione societaria nella quale il responsabile numero uno è Corioni, che vuole fare il padre padrone, ma anche chi gli sta attorno non è esente da  colpe. Gente che non sa farsi rispettare. Ai dirigenti ho sempre parlato chiaro, a quattr’occhi. Non ho mai fatto esternazioni pubbliche per una questione di equilibri interni. Ogni volta mi rassicuravano che il vento stava cambiando. E invece si continua ad andare avanti con scarsa chiarezza e sovrapposizione di ruoli. Un caos che da anni si riflette sul campo e che ha provocato retrocessioni o mancate promozioni. A Modena invece c’è una società che sa farsi rispettare, cura l’immagine, ha dei regolamenti… Ho trovato una cura del dettaglio che può fare la differenza. Domani sarà bello rivedere i compagni e lo staff tecnico, li saluterò volentieri. Altre persone no“. La poca stima nei confronti della società, comunque, non pregiudica l’affetto per la squadra e per i tifosi: “Il Brescia rimarrà la squadra della mia vita, non riuscirò più a giocare tanto in un posto. Non succede, ma se segno non esulto. E’ una questione di rispetto”.