Reggina, Giacchetta: “Il nostro obiettivo è mantenere la categoria”. E su Bonazzoli…

Ospite della trasmissione ‘Tribuna Amaranto’ su ‘TeleReggio’, il direttore sportivo della Reggina Simone Giacchetta ha parlato dell’inizio di campionato e degli obiettivi della squadra: “Siamo solo alla 4a giornata con un gruppo nuovo rispetto alla scorsa stagione, con giocatori che devono dimostrare di poter essere protagonisti in questa categoria. Anche con la Pro Vercelli la squadra è partita a spron battuto ma dopo mezz’ora la gara ha cambiato volto: quando le gambe iniziano a essere stanche, subentra l’esperienza degli avversari. Per questo c’è un rendimento altalenante, che può anche compromettere il risultato. Ma sono molto ottimista perché considerando il gruppo e gli allenatori, entrambi nuovi in questa categoria, credo che ci siano grossi spazi per crescere e per essere una squadra che si giocherà al meglio tutte le partite. Se confronto la Reggina attuale con quella della Serie A o col Verona che deve vincere il campionato, trovo mille motivi per non essere entusiasta. Se guardo invece a una squadra giovane che deve fare di necessità virtù, alla ricerca di giovani che possono fare bene anche in A, allora il giudizio è più sereno. Il nostro obiettivo può essere valorizzare i calciatori e mantenere la categoria”.
Sul caso Bonazzoli: “La vicenda di Emiliano nasce dalla crisi del sistema, non certo perché la Reggina non lo voleva in campo. Per me è uno dei migliori giocatori che sono venuti a Reggio, al di là del rendimento e del numero di gol. Il contratto è stato fatto tra le due parti con reciproca volontà, ma nel primo anno di B (in realtà l’ingaggio è già stato ridotto l’anno successivo, ndr). Non si pensava che la crisi fosse così importante, e questo contratto non è più sostenibile da parte della società. C’è anche la volontà del calciatore: si deve capire se il suo spirito è quello giusto. Emiliano ha manifestato la volontà di non voler rimanere a Reggio Calabria. Se lo pago, almeno voglio un giocatore convinto”.