Dopo lo 0-0 contro il Padova di venerdì il presidente del Brescia Gino Corioni traccia un primo bilancio del campionato delle rondinelle (iniziato in sordina e con qualche indecisione di troppo) e il responso, almeno per ora e considerate tutte le attenuanti del caso, è positivo, soprattutto per il lavoro dell’allenatore Alessandro Calori: “A me piace vincere sempre, ma non posso dirmi insoddisfatto del lavoro svolto finora da Calori. Partita dopo partita vedo progressi e non dimentichiamo che si tratta di una squadra con non pochi giovani. Contro il Padova, a un primo tempo timoroso e confusionario, è seguita una ripresa all’arma bianca. Ed è la mentalità che piace a me. Il problema è mantenerla dall’inizio alla fine e contro il Padova non è successo, a parte l’ultima mezz’ora. Solo le grandi squadre sono attrezzate per avere automaticamente il piglio di chi vuole vincere le partite imponendo il proprio gioco. Noi ci dobbiamo arrivare per gradi. Quindi bisogna avere pazienza: sono convinto di avere allestito una buona squadra. Errori arbitrali? È una costante di questo inizio di stagione. A Crotone e con la Juve Stabia l’arbitro ci ha fischiato contro dall’inizio alla fine. A La Spezia non parliamone e contro il Padova idem. Certo, gli arbitri che arrivano al «Rigamonti» non sono certo intimoriti”.
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