A Castellammare ci hanno fatto l’abitudine e non si preoccupano più di tanto. Le due sconfitte alle prime due giornate di campionato non hanno fatto prendere panico alla tifoseria gialloblù perchè negli ultimi anni la squadra ha cominciato esattamente così. Con Piero Braglia sulla panchina delle Vespe gli avvii lenti sono di norma. Era successo lo scorso anno con le sconfitte con Verona e Empoli alle prime due, ed era successo anche contro Cosenza e Foligno nell’anno dell’esordio sulla panchina dei campani dell’allenatore toscano. Fin qui la cabala. Poi ci sono le questioni di campo. Due partite, 5 gol subiti, 1 solo segnato, per giunta da un difensore su un colpo di testa da calcio d’angolo. Troppo poco. Manca il bomber da 20 gol, così come lo era stato Marco Sau lo scorso anno. Braglia e la squadra lo sanno e le cose non possono tornare indietro. Bisognerà altresì trovare un modo per venire a capo di una situazione che man mano che si va avanti col campionato può rivelarsi complicata.
di Marco Orrù
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