Il procuratore federale Stefano Palazzi ha preso la parola al processo d’appello sul calcioscommesse, tornando a chiedere la condanna per i calciatori della Juventus Leonardo Bonucci e Simone Pepe, assolti in primo grado. L’obiettivo è dimostrare l’attendibilità del ‘pentito’ Andrea Masiello: “Il fatto che Bonucci fosse in Nazionale (al momento della combine di Udinese-Bari, ndr) non è un alibi che contraddice Masiello, perché lo stesso Masiello dice che con lui l’accordo avvenne dopo. Il motivo di risentimento che Bonucci ha prospettato, l’invidia, non può aver mosso Masiello a fare accuse così gravi”. La richiesta di Palazzi è quindi di “riformare integralmente le decisioni della Disciplinare e di accogliere le richeste già formulate da questo ufficio (tra le altre, 3 anni e 6 mesi per Bonucci e 1 anno per Pepe, già accusato della sola omessa denuncia, ndr). Qualora non fosse riscontrata in maniera sufficiente la manifesta volontà di Belmonte e Bonucci di alterare la gara, in via del tutto subordinata, chiedo la derubricazione da illecito in omessa denuncia e le loro squalifiche di un anno”.
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