Il calciatore del Verona Emanuele Pesoli, anche se il suo contratto non è stato ancora depositato in Lega per le questioni del calcioscommesse, ha concluso ieri sera la sua protesta davanti alla FIGC, dove si era incatenato qualche giorno fa in segno di protesta contro la sua squalifica di 3 anni e sei mesi. Il calciatore ha dovuto interrompere la protesta per motivi di salute, anche se ha pure ottenuto almeno un incontro con il Presidente della FIGC Giancarlo Abete. Ecco alcune delle sue parole: ”Ho parlato col Vice-Presidente Albertini e mi ha aiutato a prendere la decisione di lasciare questa protesta per vari motivi e ho anche ottenuto, in parte, quello che volevo. Ho interrotto la mia forma di protesta un po’ perché hanno inciso le parole di Albertini e un po’ per l’interessamento del presidente Abete, che vedrò venerdì alle 10 in Federazione; un po’ anche su consiglio del mio medico, che in mattinata mi ha costretto a mangiare qualcosa: sono debole, un po’ stanco, la pressione non è il massimo e ho perso qualche chilo. Non sarà un problema riprenderli, né lo stato di salute è così compromesso: pesano di più le ferite morali”.
di Marco Orrù
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