Serie Bwin, Esclusivo/ Il pagellone del campionato (7-18)

Marco Sau

 

Con le finali di playoff e playout disputate tra venerdì e sabato, si è concluso ufficialmente il campionato di Serie Bwin 2011/2012. Fra sorprese e delusioni, conferme in positivo e negativo, promozioni e salvezze, ecco il grande pagellone di fine anno. In questo articolo prendiamo in considerazione le squadre dalla settima alla diciottesima posizione nella graduatoria finale:

Padova 5: Partita con obiettivi ambiziosi, la squadra era stata costruita per lottare per la promozione diretta. Mister Dal Canto non è riuscito a far rendere al meglio tanti giocatori di alto livello che componevano la rosa dei veneti. Anche alcuni giocatori stessi, c’è da dire che non hanno reso al meglio, vedi Milanetto e Cacia, per fare due esempi. Forse la più grande delusione del campionato.

Brescia 6,5: Stagione strana. Nelle prime 10 partite, con Scienza in panchina ha fatto faville, facendo ricredere una tifoseria delusa dalla retrocessione dell’anno scorso. Poi il crollo verticale e il cambio del tecnico. Arriva Calori che riporta in alto la squadra, facendola diventare un bunker in difea, tant’è che Michele Arcari stabilisce ogni record di imbattibilità. Nel momento del rush finale, la squadra molla e non centra i playoff.

Juve Stabia 7,5: Se non avesse subìto una penalizzazione in classifica di 4 punti, avrebbe anche potuto lottare per i playoff, da neopromossa. E’ comunque un campionato strepitoso quello di Braglia e soci. Marco Sau è il cannoniere della squadra con gol favolosi.

Reggina 6: L’impressione è che poteva fare di più. E’ rimasta sempre a ridosso della zona playoff, ma non ci è mai entrata stabilmente. Due cambi di allenatore, Breda, Gregucci e Breda-bis, e un finale di stagione da ‘vorrei ma non posso’.

Crotone 7: Molto bene la Drago-band. Tanti i giovani messi in mostra, uno su tutti Florenzi e un gioco veramente spumeggiante. Prima parte di stagione a singhiozzo, poi il cambio sulla panchina tra Menichini e Drago mette la ali alla squadra che si salva facile.

Modena: 5,5: Si è salvata con largo anticipo disputando un ottimo finale di campionato, ma le ambizioni erano ben diverse. Sarebbe dovuta essere la stagione della svolta quest’anno, ma non lo è stata. Da ricordare, in negativo, la clamoroa presa di posizione dei giocatori contro il tecnico Cuttone, poi sostituito dal rientrante Bergodi.

Bari 7: Che gli possiamo dire a questo Bari vituperato da più parti? Cambia (quasi) tutta la rosa rispetto all’anno scorso in Serie A, la società versa in condizioni economiche gravi, la squadra subìsce continue penalizzazioni, ma rimane sempre a centro-classifica, mollando solo alla fine salvandosi all’ultima giornata. Ottima la stagione di alcuni giovani.

Grosseto 6: Stagione anonima, resa frizzante dal Presidente Camilli che ha avvicendato ben 4 allenatori nonostante la squadra sia rimasta quasi sempre a centro-classifica. I tifosi ora tremano per il possibile coinvolgimento della dirigenza maremmana nel calcioscommesse.

Ascoli 8: Beh, i bianconeri meritano un voto alto, alla stessa stregua di Verona e Sassuolo, per aver centrato una salvezza che sa di miracoloso dopo essere partiti con un handicap di 10 punti di penalizzazione, poi dimezzati. Ad ottobre la squadra sembrava spacciata, con l’arrivo di Silva ha inanellato una serie di risultati positivi che l’hanno portata all’ennesima salvezza sofferta.

Cittadella 6,5: L’ennesima grande stagione del ‘Citta’ di mister Foscarini, un tecnico sottovalutato da molti. Salvezza tranquilla con una squadra costruita con pochi spiccioli. Sono questi gli esempi da seguire: la squadra di un piccolo borgo di Padova che ogni anno ottiene una salvezza con un progetto ben preciso.

Livorno 5,5: Voto basso, con attenuanti. Il Presidente Spinelli avrebbe finalmente voluto lottare per traguardi ambiziosi, ma la squadra non era all’altezza. La tragedia Morosini ha spaventato la squadra che per un certo tratto ha rischiato di retrocedere direttamente. L’orgoglio finale ha rimesso le cose a posto.

Empoli 6: Il voto è positivo per aver raggiunto la salvezza ai playout, ma l’annata empolese è stata negativa. Una delle grandi delusioni di questo torneo, ha rischiato di retrocedere, nonostante i 3 allenatori succeduti sulla panchina che non hanno saputo raddrizzare la squadra. Stagione da brividi.

di Marco Orrù