Padova, ESCLUSIVO/ Per centrare l’obiettivo della Serie A bisogna imitare il Torino

Padova

 

In un anno i destini si sono ribaltati. Nel maggio 2011 era il Padova a dare il grosso dispiacere al Torino di non potersi qualificare ai playoff di fine stagione, a favore proprio dei veneti guidati da Stephan El Shaarawy, che andarono a giocarsi la Serie A negli spareggi di giugno. Adesso a piangere è il club biancoscudato che non è riuscito a bissare l’impresa dello scorso anno, nonostante in questo era considerata come una delle favorite, mentre il Toro festeggia già da una settimana la Serie A. In un anno si può cambiare tutto e questo dev’essere uno stimolo in più per il Presidente Cestaro, in questo momento più propenso a lasciare il club, piuttosto che a rilanciarlo. Ma quali sono le condizioni per poter ribaltare le sorti nel giro di un anno? Innanzitutto non bisognerà sbagliare la scelta del mister. Consumato il divorzio con Dal Canto dopo la partita di sabato contro l’Ascoli, il Padova cerca un altro tecnico per tentare l’assalto alla Serie A il prossimo anno. Il Toro trovò in Ventura una guida fondamentale verso la promozione: tecnico esperto con una grande voglia di allenare dopo un annata negativa a Bari. Non necessariamente, quindi, si dovrà puntare su un allenatore che in questa stagione ha fatto faville, ma bisognerà contare più aspetti. Potrebbe essere anche più vantaggioso puntare su un tecnico che ha fatto anche benino, seppur in un contesto difficile, piuttosto che su uno che ha fatto molto bene in stagione, magari in una squadra dove le cose giravano già a meraviglia. Insomma, un mister che alleni per libidine, come aveva detto lo stesso Ventura nel giorno della presentazione lo scorso anno in granata.

Per quanto riguarda il parco giocatori, detto che ci sarà un ridimensionamento del budget in mano al DS dei veneti, che potrebbe non essere più Foschi, bisognerà andare a ricercare quei ragazzi che possano fare al caso degli schemi del nuovo tecnico, sempre sulla scia di quel che ha fatto il Torino quest’anno. Ecco perchè la scelta del nuovo mister, e prima del nuovo DS, sarà fondamentale, prima ancora di impostare le trattative per i giocatori. Anche con investimenti non necessariamente onerosi si potrà fare comunque bene. Dalle prole ai fatti non è mai facile passare, ma questo è il quadro della situazione. Il Padova deve scegliere: o ridimensionarsi, puntando a un campionato da outsider, oppure ritornare in campo con più forza che mai per puntare deciso alla Serie A. L’esempio è sempre lì a portata di mano, basta seguirlo…

di Marco Orrù