Reggina, Belardi ‘chiama’ il Presidente Foti: ”Lui sa quello che voglio per rimanere qui”

Emanuele Belardi

 

Il portiere della Reggina Emanuele Belardi, che tanto bene ha fatto dal suo arrivo lo scorso gennaio a Reggio, ha concesso un intervista al quotidiano ‘Corriere dello Sport’ per fare il punto sulla stagione ormai terminata e per fare luce sul suo futuro. Cominciando l’intervista, però, col passato: ”A 34 anni mi sto divertendo ancora di più, potrei smettere, ma sento ancora che il calcio può far parte della mia vita. Sono stato vice di due grandi portieri, Buffon e Handanovic. Il primo è uno straordinario campione e un uomo eccezionale, ogni giorno me lo dimostrava, il secondo l’ho visto crescere e ora è uno dei 5 portieri più forti al mondo. Ho fatto i complimenti alla Juve per lo scudetto, ho contattato i miei amici Pepe, Chiellini, Buffon e Del Piero. E’ un successo strameritato. Anche all’Udinese ho vissuto anni belli, in Coppa Uefa, la qualificazione alla Champions con Guidolin. Il Presidente Pozzo è il numero uno”. Purtroppo quest’anno, con il club amaranto, le soddisfazioni sono state poche: ”Il mio sogno erano i playoff quando sono tornato qui. Purtroppo Breda e Gregucci hanno pagato per colpe non solo loro. Io non ho avuto nessun tentennamento e tornare qui, già da dicembre, anche se per la porta della Reggina si parlava di Benussi e Guarna. Io volevo tornare per vincere. Non eravamo inferiori al Verona, al Padova o al Varese, per esempio, ma qualcosa non ha funzionato, è mancato l’entusiasmo e non ci abbiamo creduto fino in fondo. Il Presidente Foti non è il solo colpevole”. Per Belardi il futuro è incerto: ”Sono in scadenza, ma vorrei continuare a giocare, anche se non a tutti i costi. Alla Reggina? Il Presidente sa cosa voglio, vorrei una Reggina che lottasse per il vertice e non facendo una stagione anonima. Se è così io sono pronto a rimanere, deve decidere lui. Dionigi allenatore? Abbiamo condiviso tante battaglie con Davide, come tecnico non lo posso giudicare, ma qui è molto amato. L’importante è creare un gruppo vincente. Proposte ne ho altre, anche in Serie A, ma voglio aspettare questa squadra. Intanto ringrazio i tifosi per l’affetto che mi hanno dimostrato”.

di Marco Orrù