Potrebbe essere stata una miocardite a causare la morte di Piermario Morosini lo scorso 14 aprile durante Pescara-Livorno. Le prime indiscrezioni sull’autopsia eseguita sul calciatore parlano infatti di “area cicatriziale” nella zona ventricolare sinistra, che rafforzerebbe l’ipotesi di un’infezione che avrebbe colpito il circuito elettrico del cuore. Secondo il dottor Domenico Angelucci, anatomopatologo dell’Università di Chieti, dove l’autopsia è stata effettuata, la morte sarebbe avvenuta per una sorta di “corto circuito. La corrente elettrica nel cuore va in una certa direzione. Un’eventuale infezione che provoca un danno materiale interrompe il circuito e provoca delle fibrillazioni ventricolari. Spesso questi danni sono o minimi o confondibili con anomalie congenite, fino a quando il circuito non si interrompe in modo tragico”. La conferma di quest’ipotesi aprirebbe nuovi scenari nell’inchiesta sui soccorsi in campo, che come è noto furono ritardati da un automezzo che ostruiva il passaggio dell’ambulanza e avvennerro senza l’uso di un defibrillatore.
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