“L’emozione più bella? L’abbraccio dei miei compagni e degli addetti a fine partita… Sono veramente felice!!!”. ‘Twitta’ così Nicolas Cordova dopo aver deciso con un gol al 90′ la sfida tra il Brescia e gli storici rivali del Verona. Eppure solo due settimane fa il suo umore era totalmente diverso: “Io a questo punto non capisco tante cose” scriveva sullo stesso social network dopo l’ennesima esclusione della stagione contro il Grosseto. Il calcio è bello anche perché è fatto di queste storie, come la rivincita di un 33enne ancora nel giro della Nazionale cilena ma quest’anno ai margini della squadra a Brescia. Dopo aver giocato con una certa continuità l’anno scorso in Serie A, Cordova, in scadenza di contratto nel giugno 2012, era stato messo fuori rosa. A gennaio sembrava potesse lasciare la squadra: “Io vorrei restare, ma non a certe condizioni. E’ dura non sapere se non giochi per scelta tecnica o per altri motivi” aveva detto, aggiungendo che lui per rimanere si sarebbe adattato a giocare “anche da terzino destro”. La situazione era parzialmente migliorata con l’arrivo di Calori: “Sotto l’aspetto mentale è cambiato tutto. Mi fa sentire coinvolto anche quando non gioco”. Già, perché i minuti in campo restavano pochi: appena 14 spezzoni di partita prima di oggi, e ancora nessuna offerta di rinnovo. Chissà che il suo primo gol in campionato non faccia cambiare idea a qualcuno.
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