Verona-Cittadella, ESCLUSIVO/ La qualità degli scaligeri contro la sostanza dei granata

Emil Hallfredsson

 

Come succoso antipasto per le grandi portate di domani pomeriggio, la Serie B propone stasera l’anticipo fra Verona e Cittadella, ennesimo derby veneto della stagione. Due squadre che stanno andando al di là di ogni più rosea previsione di inizio stagione, con i veronesi in lotta per un posto in quel paradiso chiamato Serie A e i patavini ampiamente al di sopra della zona salvezza, già da qualche giornata.

Il Verona veniva da un buon momento di forma, stoppato sabato scorso dalla brutta prestazione di Nocera contro la Nocerina, con annesse polemiche dentro e fuori dal campo. La rosa a disposizione di mister Mandorlini è di grande qualità e chi storceva il naso a inizio stagione, per una compagine che aveva cambiato poco rispetto allo scorso campionato di Lega Pro, si è dovuto ricredere. I vari Gomez, Tachtsidis, Hallfredsson, Lepiller e Ferrari hanno stupito tutti andando a trascinare la squadra a suon di gol e assist, mentre la difesa guidata dal portiere Rafael, uno dei migliori del torneo e dal capitano Maietta, autore di uno splendido gol a Torino qualche settimana fa, ha garantito solidità alla squadra.

Il Cittadella, pur avendo tra le sue fila anch’essa alcuni giocatori di qualità superiore, vedi Di Roberto, il giovane Busellato e Bellazzini tra gli altri, è più una squadra di sostanza, dove è il gruppo compatto che ha fatto le fortune di mister Foscarini. Se gli scaligeri hanno l’uomo in grado di decidere la partita in qualsiasi momento, il ‘Citta’ si muove più per azioni ragionate e ben studiate in allenamento. Riprova del fatto che soprattutto in attacco, il tridente offensivo cambia spesso. Infatti, stasera giocheranno Di Nardo e Di Roberto, invece che Di Carmine e Bellazzini e questo vuol dire che i granata hanno dei meccanismi ben oliati a prescindere da chi va in campo. E d’altronde, un altra sicurezza della squadra veneta sta in panchina, visto che mister Foscarini vi siede dal 2005 ed è arrivato alla settima stagione consecutiva. Niente male, in una categoria, quella degli allenatori, quest’anno più che mai, molto bistrattata dai Presidenti e dai continui esoneri.

di Marco Orrù