Livorno, la strana vita dell’epurato De Lucia

Alfonso De Lucia

 

Nel calcio moderno ci sono sempre più casi di giocatori messi fuori rosa dalle società per aver rifiutato un trasferimento definitivo o una cessione temporanea. E’ anche il caso di Alfonso De Lucia, ormai ai margini della rosa del Livorno, reo di avere uno stipendio troppo alto per le casse della società, ereditato dai precedenti anni in maglia amaranto in Serie A. Il portiere di Nola ha rifiutato ogni destinazione e adesso si allena a parte, senza l’ausilio dei compagni di squadra, in vista della prossima stagione. Il suo stipendio è stimabile sugli 800 euro al giorno e di certo non sono i soldi il suo problema. In attesa di poter tornare a fare il portiere a tempo pieno altrove, rimane a Livorno e si gode la città, quasi fosse un turista qualsiasi. Se i suoi compagni si allenano la mattina, lui va la sera al campo di gioco, viceversa se si allenano la sera i compagni, per evitare inutili imbarazzi. L’ultima volta che si è visto in una distinta di un match degli amaranto è lo scorso ottobre 2011 quando andò in panchina nella partita con l’Albinoleffe. Tra studi in inglese, non si sa mai dove porterà la vita, visite alla sua città natale, Nola, e partite in Tv del Livorno, di cui è rimasto tifoso, passano le giornate di De Lucia. C’è di peggio, senza dubbio, ma stiamo certi che l’ex estremo difensore del Parma stia contando le ore che lo separano alla prossima stagione, quando potrà finalmente tornare a difendere i pali di una società di calcio.

di Marco Orrù