Serie Bwin, un altra multa salatissima per il Verona

Serie Bwin

 

Se la squadra sul campo sta dando grandi soddisfazioni ai propri tifosi, non si può dire che i tifosi le stiano dando alla squadra. Stiamo parlando del Verona, che a fronte di un terzo posto in classifica, da neopromossa, sta subendo ogni settimana, suo malgrado, decine e decine di migliaia di euro per le intemperanze dei propri sostenitori. Dopo gli insulti razzisti, adesso c’è il lancio dei razzi alla tifoseria avversaria. Il Giudice Sportivo Gianfranco Valente ha comminato altri 30 mila euro di multa alla società scaligera per i fatti di sabato scorso. Vediamo nel dettaglio anche tutte le altre decisioni, inerenti le società:

Ammenda di € 30.000,00 : alla Soc. VERONA per avere suoi sostenitori, al 25° e 26° del primo tempo, lanciato due razzi che raggiungevano il settore ospiti attingendo la tifoseria avversaria pursenza conseguenze lesive per cause indipendenti dalla volontà degli agenti; recidiva reiterata; entità della sanzione attenuata ex art. 14, punto 5, in relazione all’art. 13 – comma 1 – lett. a) e b) e comma 2, CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza;

Ammenda di € 15.000,00 : alla Soc.  GUBBIO per  avere, al termine della gara,  permesso  la presenza, nel recinto di giuoco e nei locali degli spogliatoi, di numerose persone non autorizzateche  rivolgevano reiterate ingiurie agli Ufficiali di gara  in uno con  atteggiamento gravemente intimidatorio.

Ammenda di € 1.000,00 : alla Soc.  PADOVA a titolo di responsabilità oggettiva per avere ingiustificatamente ritardato l’inizio della gara di circa 5 minuti; recidiva.

Ammenda di € 1.000,00 : alla Soc. PESCARA per avere suoi sostenitori, nel corso del secondo tempo, esposto striscione oltraggioso nei confronti degli avversari.

Ammenda di € 750,00 : alla Soc.  BARI per avere  permesso la presenza di persona non autorizzata nel recinto di giuoco in prossimità della propria panchina aggiuntiva; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.

di Marco Orrù