Torino, Oduamadi:”Il mio calcio libero e felice. Al mio paese la vita è dura”

Nnamdi Oduamadi

 

L’esterno offensivo del Torino Nnamdi Oduamadi si sta rivelando sempre più un arma fondamentale per il mister Giampiero Ventura. Il ragazzo scuola Milan ha concesso una bella intervista al quotidiano ‘La Stampa’. Eccone alcuni passaggi:”Il mio gioco è allegro, brillante, libero e spensierato, cerco sempre di avere il sorriso sulle labbra perchè mi reputo un uomo fortunato. Se penso al mio Paese dove la vita è dura, niente mi spaventa”. Una stagione dai due volti per il ragazzo di colore. Un buon avvio, alcuni mesi in naftalina e un risveglio coinciso con la crescita della sua squadra:”Colpa di un infortunio, ma ora mi sono ripreso, ho aspettato il mio turno e ho cercato di sfruttarlo. Il nostro gruppo ha tanta forza e giochiamo liberi. Abbiamo fame, è questo il nostro segreto”. Dopo ogni gol, Oduamadi, nel chiuso degli spogliatoi, festeggia così:”Ho ballato sotto la doccia, poi sono andato a cena fuori la sera, riso e zuppa come sempre. Mangio tanto cibo africano, ma è la mia dieta, rimango comunque sempre magro”. Due parole anche per il mister Ventura:”Per me è un sogno avere un allenatore come lui che mi dà così fiducia. Se sbaglio lui mi rincuora sempre. In Serie A possiamo stupire”. Il suo futuro è nelle mani del Milan:”Sono in prestito qua fino a fine stagione, ma il Toro può riscattare metà del mio cartellino e spero che lo faccia perchè io voglio rimanere qua. Ora però la priorità è la promozione in Serie A”. Un consiglio all’amico Verdi, forse quello più accreditato a inizio stagione di poter fare bene:”Siamo molto amici, lo conosco da tre anni. A lui dico di continuare a lavorare duro e il suo momento arriverà presto”. L’Oduamadi fuori dal campo è l’opposto di quello che tutti vediamo:”Sono un ragazzo timido e tranquillo, non esco quasi mai. Mi basta poco: facebook, playstation e musica”.

di Marco Orrù