Sassuolo, Pea a cuore aperto:”Io, le giovanili di Inter e Samp, i tanti talenti svezzati e il sogno chiamato Serie A”

Fulvio Pea

 

Una delle sorprese più grandi di questa stagione di Serie B è certamente il Sassuolo di Fulvio Pea. Il tecnico lombardo si racconta in una bella intervista al quotidiano ‘Tuttosport’, iniziando a parlare del ‘miarcolo Sassuolo’:”Un anno fa di questi tempi vincevo il Torneo di Viareggio con l’Inter Primavera e un anno dopo mi ritrovo a giocarmi la Serie A con il club emiliano. Non me lo sarei mai aspettato, è successo tutto così in fretta”. Il Presidente Squinzi, ormai, vuole la Serie A:”E noi ci proveremo fino alla fine, anche se eravamo partiti con tutt’altri obiettivi”. Lui che non è mai stato calciatore a grandi livelli, ma ha iniziato ad allenare molto presto:”Ho capito subito che questo sarebbe stato il mio mestiere. Nel Fanfulla, anni fa, allenavo gente come Matri e Dossena. Speravo sempre di giocare al sabato perchè Alessandro la domenica preferiva la bici al calcio e andava a fare le gare…”. Dopo tanti anni alla guida di squadre giovanili, tra cui Sampdoria e Inter, finalmente una prima squadra. E domenica avrà di fronte proprio i blucerchiati:”Sono stato benissimo lì, ma adesso la vivo come una partita normale, da vincere. Sono tifoso del club in cui lavoro adesso. Presidente Garrone? Un gran signore, l’ho sentito a Natale l’ultima volta. Abbiamo 12 punti in più di loro, nessuno si sarebbe mai aspettato questo alla vigilia del campionato, ma noi siamo stati la sorpresa, loro la delusione. Allenare la Samp? Non credo che abbiano bisogno di me, hanno un buon allenatore come Iachini ora e poi io sono contento della squadra che alleno. A loro invidio i 20 mila di Marassi. Ricordo in particolare e con affetto un ragazzo che allenavo nella Primavera doriana, Fiorillo. L’etichetta di nuovo Buffon non gli ha fatto bene, era considerato un gran talento, ma non è stato fortunato finora, spero che si riprenda e spero in futuro di poterlo riallenare”. Un altro giocatore, stavolta nella sua squadra attuale, è in rampa di lancio, Sansone:”Sta facendo grandi cose quest’anno, ha trovato la dimensione e la posizione giusta in campo ed è inarrestabile. In futuro non mi stupirei di vederlo in una big del calcio italiano”. Al contrario di un altro talento sbocciato all’improvviso e poi persosi un pò per strada, il tutto in una sola stagione, questa:”Boakye ha cominciato a pensare più a sè stesso che alla squadra, più al futuro che al presente e questo non va bene. Ma ha tempo per recuperare”. Un giudizio anche sul Presidente Squinzi:’‘E’ un uomo immenso”. Un parere anche sul Torino:”L’unica certa di andare in Serie A è proprio il Toro. Sono fortissimi, lo pensavo già l’estate scorsa e il mister Ventura è una garanzia. In più ha giocatori di categoria superiore come Ogbonna, Bianchi, Antenucci, Parisi e Stevanovic, il ‘mio’ Alen. L’ho avuto nella Primavera dell’Inter e siamo ancora molto legati. E’ fortissimo, ma può ancora migliorare”. L’unica persona di cui non vuol sentire parlare Pea è Zdenek Zeman:”No comment per lui”. Gli ultimi screzi col tecnico boemo si fanno ancora sentire. Per Mourinho, invece, solo belle parole:’‘Non mi ci accostate perchè sarebbe ingeneroso, soprattuto per lui. E’ impossibile imitare fenomeni come lui, piuttosto io sono l’allievo di Gigi Simoni, mentre con Josè eravamo insieme all’Inter. Cosa gli invidio? Il conto in banca…”. Infine, giudizi finali sparsi qua è là:”Immobile è maturato molto, merita il massimo campionato. In Serie A stimo Guidolin, la sua squadra continua a stupire. Avrei un sogno. Allenare nella massima serie con tutti i talenti che ho svezzato nella varie ‘Primavere’ degli scorsi anni: Bardi, Fiorillo, Caldirola, Benedetti, Poli, Obi, Obiang, Destro, MarilungoDestro mi ricorda Batistuta, a Siena è molto maturato. Uno che mi ha impressionato all’ultimo Torneo di Viareggio? Lo juventino Chibsah”. Parola di Fulvio Pea, l’allievo di Gigi Simoni.

di Marco Orrù