Varese, presentato il codice etico. Abodi: “Sia da esempio alle altre squadre”

Antonio Rosati

E’ stato presentato questa mattina nella sede dell’amministrazione provinciale il codice etico del Varese, firmato da tutti i tesserati della società lombarda. Come ha spiegato il presidente Antonio Rosati, l’iniziativa è stata presa in conseguenza dei recenti avvenimenti che hanno messo in dubbio la credibilità e l’onestà del mondo del calcio, in particolare il caso calcioscommesse, e per prevenire il ripetersi di simili episodi: “Lo scandalo del calcioscommesse mi turba parecchio – ha detto Rosati -, come Varese 1910 mi sento anche molto danneggiato perché noi non siamo implicati, mentre sono andate in Serie A, lo scorso anno, società non del tutto pulite. Il Varese ha fatto firmare a tutti i suoi dipendenti un codice etico interno che presuppone una linea guida da seguire, delle regole ferree da rispettare”. Tra i relatori anche gli avvocati Giuseppe Rosati, fratello del presidente, e Stefano Almirante, che ha spiegato i vantaggi che il codice porterà al club: “Si tratta di una svolta importante e necessaria in questo momento, dopo che è iniziata l’indagine sportiva. Come imposto dalla Lega di Serie B abbiamo proceduto all’alfabetizzazione dei calciatori, cioè abbiamo spiegato loro cosa è contenuto nel documento ossia le pene previste e i pericoli, oltre all’obbligo di denunciare i fatti. Inoltre Varese 1910 mette a disposizione una consulenza penale e sportiva per affrontare gli obblighi spiegati e tutelarsi qualora vengano implicati in qualsiasi vicenda poco lecita. E’ la cosiddetta responsabilità oggettiva per tutelare i risultati sportivi ottenuti dalla società”. Un plauso al Varese è arrivato anche dal presidente della Lega di B, Andrea Abodi: “Ritengo che qualsiasi iniziativa che va a contrastare l’illecito sportivo debba essere frutto di una collaborazione tra le società sportive e la Lega Serie B. Quanto presentato oggi dal Varese è a mio avviso una modalità di intervento che dovrebbe essere seguita da tutte le altre società. Un’iniziativa che va ad incastrarsi perfettamente nell’ambito della tutela e della prevenzione nei casi di responsabilità oggettiva delle Società. Maggior controllo e maggior attenzione possono essere fondamentali per combattere atteggiamenti che danneggiano l’idea di Calcio Pulito che abbiamo noi. Un paluso quindi ad Antonio Rosati e al Varese per quanto fatto che, ribadisco, sia da esempio per tutte le altre squadre“.