E’ intervenuto a ‘RadioCalciomercato.it’ Davide Lippi, che ha commentato il successo della Juventus al Viareggio: “Abbiamo visto oggi una delle finali più belle degli ultimi anni. Una finale ben giocata, senza tatticismi e grande qualità nonostante il campo poco buono. I bianconeri hanno dominato il primo tempo e potevano chiudere. Sono felice per Spinazzola, che ha giocato molto bene. Nella ripresa la Roma è uscita fuori, che ha fatto un secondo tempo strepitoso. Ci stava anche un pareggio, ma resta il fatto che si sono visti diversi giocatori che faranno bene ad alto livello. Faranno il futuro del calcio italiano”.
Su Spinazzola, suo assistito, ecco le parole di Lippi: “La linea tra giocatori giovani e protagonisti è sottile, si deve lavorare. Spinazzola, come Verre, ha delle qualità e potenzialità davvero enormi. Verre ha fatto già l’esordio in prima squadra, l’anno prossimo farà parte, penso, della Roma in prima squadra. La Roma ha dimostrato di credere di più nei giovani, mentre la Juve fa più fatica. Mi farebbe piacere vedere Spinazzola, anche se ci sta di andare a fare un pò di esperienza e di muscoli. Serve peso per farli diventare giocatori veri. Questi ragazzi hanno qualità e si vede. Tra Primavera e campionati veri c’è differenza soprattutto fisica”.
Su Luis Enrique: “Avere un tecnico così e un progetto può aiutare molto. Ho visto Caprari esordire e sono stato felice. Abbiamo poi deciso con la Roma di mandarlo a giocare a Pescara, per fare esperienza. Puntare sui proprio giovani è molto importante per questi ragazzi, è giusto sia così”.
Sul campionato di Serie B e i giovani partiti in prestito: “Dipende dalle società, ma penso che per un giovane sia importante sempre giocare. Serve minutaggio a questi ragazzi, hanno bisogno di fare delle partite vere. Se uno ha la fortuna di stare nella prima squadra e di giocare ogni tanto, avendo spazio, è meglio rimanere in una prima squadra”.
Sul Viareggio e il miglior giovane: “Spinazzola ha preso il titolo di miglior giocatore del Viareggio. E’ un grande giocatore, ma lo dico sotto voce con un pò di timore”.
M.F.
