Ascoli, Micolucci chiede soldi, la società risponde “richiesta indecente e vergognosa”

Il calciatore Vittorio Micolucci si è rivolto al Tribunale di Ascoli Piceno per ottenere dalla società bianconera il pagamento di una somma relativa a prestazioni che sostiene di aver reso fino allo scorso dicembre 2011. La notifica del decreto ingiuntivo è arrivata ai marchigiani i quali sul portale ufficiale replicano in questi termini “La Società, nel considerare la richiesta indecente e vergognosa, comunica che eserciterà tutte le azioni di opposizione necessarie avanzando una richiesta di risoluzione del rapporto di lavoro e di ingente risarcimento per tutti i danni subiti fra cui le gravi e note penalizzazioni inferte in campionato a causa della condotta illecita di Micolucci.” Come si sottolinea nel sito il calciatore infatti fu arrestato nel mese di giugno 2011 per lo scandalo calcioscommesse. Successivamente patteggiò una pena di 14 mesi, ammettendo il suo coinvolgimento. L’Ascoli, nonostante fosse estranea alla vicenda, pagò con 6 punti di penalizzazione (poi ridotti a tre) per il principio della responsabilità oggettiva.