Modena-Torino, i granata in versione Babbo Natale

Giampiero Ventura - allenatore Torino

Il Torino getta alle ortiche una partita praticamente vinta e permette al Modena di superarlo al Braglia per 2-1. Nell’ultima gara prima della sosta, i granata si travestono da Babbo Natale e regalano agli avversari i tre punti. Grave responsabilità ce l’ha Glik che in area di rigore si fa rimontare da Greco per poi atterrarlo. L’arbitro però, e il guardalinee, sbagliano uomo e, anziché espellere il centrale difensivo, mandano fuori Coppola che invece non tocca il giocatore del Modena. Sfuma così l’allungo in classifica per la squadra di Ventura che ora dovrà guardarsi dal Verona, impegnato nel posticipo di domani a Varese.
Il Toro passa dopo la mezz’ora del primo tempo con un siluro di Stevanovic imbeccato da Iori. Per il serbo secondo gol stagionale. Nella ripresa, come detto, l’episodio del calcio di rigore realizzato da Greco e il 2-1 firmato da Ciaramitaro che in mezzo all’area trova la deviazione giusta per beffare il neo entrato Morello. Il Torino deve solo recitare il mea culpa e sicuramente negli spogliatoi Ventura ne avrà da dire ai suoi giocatori.
La gara regala emozioni principalmente nei primi 10’ grazie ai legni colpiti da Greco (al 1’) e da Verdi (direttamente da calcio piazzato all’8 minuto). Ventura ripropone, ad eccezione di Verdi, gli stessi uomini della gara contro il Pescara. Ed è proprio il giovane scuola Milan ad essere uno dei più vivaci tra i granata. I canarini non trovano varchi ma provano a farsi vedere con Di Gennaro. Il Modena neppure nella ripresa si fa vedere e la gara cala di intensità. Il Toro dopo alcune conclusioni pericolose, controlla il gioco e, complici i risultati di Padova e Sassuolo, pensa di aver messo in cassaforte il titolo di campione d’inverno e il punteggio. Non è così e l’insidia arriva per mano di uno dei suoi giocatori. Torino che resta a 41 punti; vittoria importantissima per il Modena, ora a 20 punti, che scavalca Gubbio e Livorno e può festeggiare nel migliore dei modi il suo Natale.

di Dario Picotto