ESCLUSIVO Seriebnews racconta: storie e curiosità sulle maglie del campionato Bwin 2011/2012

Ascoli

Ogni settimana una squadra diversa. Ogni giorno una curiosità o una storia differente, per raccontare tutto sulle maglie delle squadre che fanno parte della Serie Bwin 2011/2012.

Secondo appuntamento:L’ASCOLI

Il 18 dicembre 1994 morì il Presidentissimo Costantino Rozzi, quel giorno c’era Roma-Milan all’Olimpico, zero a zero, arbitro Collina. Da quel giorno, ogni volta che l’Ascoli gioca al Del Duca, in prossimità del 18 dicembre, indossa i calzettoni rossi sotto la divisa classica bianconera. Rossi proprio come le calze scaramantiche del compianto e mai dimenticato Rozzi che amava portare quando seguiva le partite del “picchio”. La prima divisa ufficiale era simile a quella del Lecce, ovvero con il giallorosso palato, colori del gonfalone del comune di Ascoli Piceno. Poi nel ventennio fascista la maglia divenne bianca con una fascia nera orizzontale sul petto stile Boca Juniors. In seguito ecco spuntare la maglia classica a righe verticali, a volte più fitte o più larghe a seconda delle mode o dei gusti di dirigenti e sponsor tecnici. Prima Adidas, poi Uhlsport, quindi Lotto e Legea. Proprio nel 2006/07 in serie A, la Legea sfornò una maglia molto aderente con righe molto strette simile a quella attuale del Milan. Sulla schiena il quadrato nero con numeri dorati incastonati. Curiosa idea anche quella del pantaloncino bianco sempre Legea. Sulla coscia sinistra c’era una piccola “porticina” nera con il numerino dorato all’interno! Spesso l’Ascoli ha vestito la casacca con calzoncini e calzettoni neri, un completino stile Newcastle. Una delle maglie più belle della storia della società marchigiana, legata a filo doppio con l’acquisto del tedesco Bierhoff, è quella griffata Admiral, storico sponsor tecnico che produceva le maglie della nazionale inglese, poi anche del Foggia di Zeman oltre a Manchester United, Tottenham e Leeds United. La casa di Leicester preparò la casacca ascolana nel 1994/95. Un camicia (stile anni 50) con il collettone bianco come i polsini. Dietro il quadrato nero con numeri bianchi come la Juventus. Sponsor Carisap e picchio stilizzato sul cuore. Nel marzo del 1995 l’Ascoli arrivò in finale a Wembley del torneo Anglo-Italiano. La sfidante era il Notts County, club di Nottingham che diede le maglie alla neonata Juventus. Stessi colori bianconeri e nel sorteggio i marchigiani dovettero optare per la divisa gialla da trasferta. Non portò bene. Nel 1983/84 la Pop 84 jeans campeggiava sulla maglia come doppio sponsor su sfondo giallo. Per le maglie da trasferta si scelse il colore blu, nel 1989/90 la casa tedesca dell’Adidas adottò questa tonalità tra l’azzurro ed il blu. Come maglie away si sono viste gialle. Arancioni, dorate, rosse e completamente nere con numeri bianchi in carattere gotico, quest’ultima dark è stata indossata nelle trasferte a Pescara. In alcune stagioni si sono visti anche numeri argentati. Grigio argento come la maglia utilizzata poche settimane fa nella trasferta a Castellammare di Stabia. Bianconero come i due colori per eccellenza, il colore della vita e della morte, una divisa classica, mai banale ed elegante, sempre. Ascoli Calcio 1898!

di Riccardo Morgigno