Il direttore sportivo del Bari, Guido Angelozzi, ha un solo cruccio alla chiusura del calciomercato, quello di non essere riuscito a prendere un attaccante di valore. Per il resto la società biancorossa ha centrato i propri obiettivi: risanare il bilancio e allestire una rosa giovane e competitiva. “Ci eravamo prefissi – spiega il dirigente – di recuperare dieci milioni di euro dalle cessioni e di offrire al tecnico Vincenzo Torrente una squadra giovane e competitiva. Il risultato di tre mesi di lavoro è buono. Abbiamo incassato dalle partenze quasi 14 milioni di euro e abbattuto il monte ingaggi del 50%. Siamo soddisfatti. Cercavamo una punta. Cacia faceva al caso nostro ma non siamo riusciti a prenderlo. Babacar ha rifiutato di scendere di categoria, mentre Lucarelli era un’idea pazza”.
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