Serie B Verona e Brescia, ESCLUSIVO/ Fabrizio Paghera:”Sarei felice di restare all’Hellas ma il mio futuro lo decide il Brescia”

Fabrizio Paghera, giovane centrocampista classe ’91 di proprietà del Brescia, è uno dei maggiori prospetti del panorama italiano. Il giocatore è stato autore di 12 presenze in Serie B con le rondinelle due stagioni fa, neanche ventenne, mentre quest’anno ha giocato in prestito all’Hellas Verona disputando 13 presenze e contribuendo alla promozione dei veneti nel campionato cadetto. Ha rilasciato in ESCLUSIVA per SerieBnews.com un intervista dove ci parla del suo futuro e ci fa conoscere meglio le sue caratteristiche.

Tu sei un prodotto del vivaio del Brescia e l’anno scorso hai giocato in prestito al Verona in Lega Pro, conquistando la promozione in Serie B. Innanzitutto, pensi verrai riscattato dai veneti che hanno il diritto di riscatto sul tuo cartellino, oppure ritornerai alla casa madre?

Il Verona ha il diritto del riscatto sul mio cartellino, ma il prezzo che il Brescia mi ha attribuito è molto alto, quindi non credo che gli scaligeri possano riscattarmi, proprio alla luce di questo motivo, però sarei molto felice se provassero comunque ad avermi con loro anche l’anno prossimo. Ne abbiamo parlato, ora vediamo cosa succede, naturalmente il Brescia dev’essere d’accordo e deve avere l’ultima parola, io sono aperto a tutto.

Com’è stata per te l’ultima stagione? A livello di squadra è stata una cavalcata trionfale, ma a livello personale hai avuto due infortuni durante il corso della stagione che ti hanno un po’ frenato. Solo 13 presenze per te.

Personalmente giudico la mia stagione positiva, nel senso che sono riuscito a trovare spazio sia con Giannini, sia con Mandorlini. Purtroppo sono stato frenato prima da un problema alla caviglia e poi dalla frattura del braccio, che mi ha impedito di godermi gli ultimi mesi, ma nonostante tutto ho giocato 13 partite, alcune anche decisive. C’è da dire che sono stato in concorrenza con un grande giocatore come Gennaro Esposito, che ha un’eta piu avanzata della mia e, dettaglio da non trascurare, ho giocato in un club in cui gli unici giovani eravamo io e Martina Rini, anche lui arrivato dal Brescia come me. Inoltre, la squadra era molto forte e l’ha dimostrato vincendo i playoff.

Sei un classe ’91, hai ampi margini di miglioramento e qualcuno ti paragona ad Andrea Pirlo. Ci fai capire che tipo di giocatore sei?

Innanzitutto penso di avere ancora tanto da imparare, ma già aver avuto allenatori come Giannini e Iachini che giocavano nel mio stesso ruolo mi ha aiutato tantissimo. Lo stesso Mandorlini mi ha trasmesso molto ed essere stimato da loro mi da grande fiducia per il proseguo della mia carriera. Come tipo di giocatore penso di somigliare piu a Scholes, che è anche il mio idolo.

Hai al tuo attivo 2 presenze con l’Under 19 dell’Italia e fai parte del giro della Nazionale Under 20 con la quale non hai avuto ancora modo di esordire. Quant’è importante per un giovane come te fare questo tipo di esperienze, anche a livello internazionale?

La Nazionale è una grande vetrina ed è un orgoglio poterci giocare, anche solo a livello giovanile. In campo internazionale c’è grande ritmo e tanta qualità, quindi è un’esperienza sicuramente importantissima. Con l’Under 19 ho trovato poco spazio perchè giocando in Serie B, spesso ho privilegiato la mia squadra di club e ho rinunciato a qualche amichevole, ma di questo me ne sono pentito, mentre con l’Under 20 ho avuto qualche convocazione l’anno scorso, ma non ho potuto rispondere presente a causa dei due infortuni di cui parlavo prima.

Ultima domanda .Un anno fa, dopo la tua prima stagione tra i professionisti, sei stato nel mirino del Napoli. C’era qualcosa di vero? Pensi che ti seguano ancora?

Non penso che ci fosse qualcosa di vero. L’interessamento nei miei confronti era venuto fuori in relazione all’approdo a Napoli di due dirigenti che erano a Brescia, Micheli e Mantovani. Può essere che ne avranno parlato tra di loro, ma di reale non c’è stato nulla, quindi non penso che mi stiano seguendo ora. E’ chiaro che se riuscirò a trovare continuità in Serie B, giocando ad alti livelli, spero di riuscire a entrare nel mirino di società cosi prestigiose.

di Marco Orrù