Serie B Novara, stagione perfetta, Lisuzzo:”Voglio la seria A con il Novara”


La grande stagione del Novara ha sorpreso un pò tutti, dagli addetti ai lavoro ai calciatori stessi del club. Nessuno si sarebbe mai aspettato un campionato cosi avvincente e vissuto da protagonista dall’inizio alla fine dell’anno. Ora manca poco all’appuntamento finale di questa sorprendente stagione: i playoff, conquistati con la rabbia e con l’orgoglio dai ragazzi di mister Tesser, saranno l’unico pensiero dei piemontesi in questo periodo primaverile. Tanti i protagonisti del Novara quest’anno, dall’allenatore e dalla dirigenza passando per i reparti strategici in campo, come l’ottimo pacchetto arretrato e il super attacco firmato Motta, Rigoni e Gonzales.
Merita un ottimo commento positivo la retroguardia di mister Attilio Tesser, che soprattutto nell’ultimo periodo ha ritrovato i giusti equilibri e le corrette posizioni. Chi si è reso grande protagonista quest’anno è sicuramente il difensore palermitano Andrea Lisuzzo, fresco della prima rete stagionale sabato contro il Frosinone. E’ uno dei tanti ragazzi del Novara Calcio finito sui taccuini di molte società anche di serie A: il mondo del calcio funziona cosi, ottime prestazioni sono uguali a tanti estimatori. Ma Lisuzzo, chiamato il Sindaco dai suoi tifosi, non dimentica l’umiltà di un ragazzo semplice e rende omaggio a tutto quello di bello che in questi momenti sta vivendo in piemonte:”Sono situazioni che possono far piacere, significa che sto facendo bene il mio lavoro ma per adesso la cosa non mi riguarda affatto. A trent’anni non metto soldi davanti alla serenità della famiglia, al dovermi spostare da Novara dove anche le persone che mi sono vicino si sono ambientate benissimo. Se pòi la società dovesse decidere di cedermi ci penserò, ma io a Novara sto divinamente”.
Parole da leader, da uomo sincero e legato a dei valori che nel mondo del pallone di oggi sono sempre più rari, racchiuse tutte in queste frasi:”Saremo sempre uniti, la nostra forza è il gruppo e la consapevolezza di potercela sempre fare”.

Di Nicolo’ Ballarin