Serie B Albinoleffe, Mondonico su ipotesi Conte alla Juve


Intervenuto oggi nell’emittente radiofonica lombarda Radio Sportiva, Emiliano Mondonico ha parlato della sconfitta del suo Albinoleffe contro la Reggina. L’esperto tecnico si è espresso anche a delle considerazioni sul futuro della panchina della Juventus.

ALBINOLEFFE-REGGINA:”ll calendario è da ´mission impossible´, ci servirebbe Tom Cruise…Abbiamo Atalanta e Siena che puntano al primo posto, ci sarà da soffrire tanto. Se vogliamo salvarci dobbiamo fare 6-7 punti per arrivare almeno allo spareggio: la classifica è negativa, ma la sofferenza finale ce l´aspettavamo. Ci giocheremo al massimo le poche speranze che abbiamo. Sono stati bravi loro, ci hanno sorpreso. Siamo andati in grande difficoltà nel primo tempo, avevamo impostato una gara che non ci è riuscita. Poi nel secondo tempo è stata un´altra partita, l´Albinoleffe meritava il gol del pareggio prima del loro 3-1. Comunque complimenti a loro e qualche critica all´allenatore che ha sbagliato qualcosa nel primo tempo. La squadra nel primo tempo non era logica, è andato tutto storto: volevamo sorprenderli in contropiede: errori miei, me ne assumo la responsabilità”.

GIUDIZIO SUI TECNICI DI B:”E´ una bella sfida. Complimenti a Conte e Colantuono, non è mai facile vincere quando sei obbligato a vincere, e a Sonnino e a Tesser per il lavoro con le cosiddette sorprese. Purtroppo per Lerda la squadra ha avuto più bassi che alti, poi c´è il Pescara di Del Canto che ha meravigliato tutti. Sono tutti bravi, anche chi lotta nei bassifondi, non è giusto scegliere solo tra chi vince di più”.

CONTE E LA JUVE:””Non ci sono differenze, chi fa bene in B può farlo anche in A. La Juve si è affidata a un tipo di gioco che assomiglia moltissimo a quello di Conte, anche se Delneri è stato tradito dalla fase difensiva: mi auguro che Delneri sia confermato, ma Conte alla Juve lo vedo molto bene, è stato capitano e sa fare bene calcio se ha gli uomini giusti. La Juve ha bisogno di qualcosa di nuovo, di un trascinatore di uomini e pubblico come lui”.

Di Nicolo’ Ballarin