Avellino, Criscitiello chiarisce: ”Quelli dell’aggressione non erano tifosi”

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Avellino ©Getty Images

AVELLINO CRISCITIELLO – Michele Criscitiello, direttore di Tmw e noto volto di Sportitalia, interviene a difesa della tifoseria dell’Avellino, nell’occhio del ciclone dopo l’aggressione al presidente del Verona Setti e al dirigente dei gialloblu Luca Toni. Ecco cosa ha scritto nel suo consueto editoriale del lunedì: ”Sabato è successo un fatto spiacevole al Presidente del Verona Setti e a Luca Toni. L’aggressione subita ad Avellino è vile, incivile e deprecabile. Toni, a fine gara, ha raccontato i fatti e ha specificato anche che – una volta arrivato allo stadio – ha trovato massima ospitalità da parte dei tifosi irpini e dalla stessa società del Presidente Taccone. Toni ha ragione e ha spiegato bene come sono andati i fatti, ma c’è qualcosa da aggiungere. I dieci teppisti che hanno accerchiato la macchina dei dirigenti del Verona non sono neanche tifosi dell’Avellino ma gente di strada. Infatti l’accaduto non si è svolto nello stadio né nei pressi dell’impianto. Non è una giustificazione ma una precisazione. Da quel che risulta alla Questura di Avellino, i teppisti non avevano individuato chi c’era in auto ma credevano fossero tifosi del Verona. Dimostrazione questa che i tifosi con questo fatto gravissimo non hanno nulla a che fare. Se un tifoso dell’Avellino, o di un’altra squadra di calcio italiana, non conosce Luca Toni deve farsi rinchiudere. Quella gente non c’entra nulla con il calcio e non possono essere definiti tifosi. E’ successo in un giorno in cui c’era la partita e il fatto ha coinvolto dirigenti di una squadra di calcio, ma questo episodio va inserito nella cronaca nera e non certamente nella cronaca sportiva. Fa piacere che l’intelligenza di Toni abbia saputo discernere dieci facinorosi da tutto il resto del pubblico avellinese, caldo ma sempre civile”.