Cittadella, Foscarini: “Il derby e’ sempre speciale, Padova un’incognita”

Claudio Foscarini (Getty Images)
Un Derby è sempre un Derby. Quello tra Padova e Cittadella non fa certo eccezione, a presentarsi meglio a questo appuntamento e’ sicuramente la squadra di Claudio Foscarini, il quale in conferenza risponde cosi: “Credo che ci sia equilibrio, il Cittadella comunque non parte favorito come sento dire. Il derby ripristina tutti i valori, ha un sapore particolare. Una squadra in difficoltà magari trova grandi motivazioni per fare bene. Si parte 50 e 50”. Il tecnico ripercorre la storia recente di questo derby, ricordando quello più spettacolare: “Forse il 3-3, ma il più spettacolare per me è quello dove il Cittadella ha vinto. Ho presente l’1-0 a Padova con gol di Campo su punizione, dopo sette-otto minuti, su un campo pesante. Fu una grande partita, di corsa e cuore. Il derby con il Padova comunque è sempre stata una partita tosta, mai banale, magari a volte non bella esteticamente ma sempre difficile. A volte siamo stati sfortunati, come nell’ultimo 3-1. Meritavamo molto di più”. Tanti gli allenatori affrontati in questo derby come avversari: Pellegrino, Mandorlini, Rossi, Sabatini, Tesser, Di Costanzo, Calori, Dal Canto e Pea. Ecco chi l’ha messo più in difficoltà: “Più che di allenatori, sarebbe corretto parlare di squadre. Ci sono comunque allenatori contro i quali è più difficile giocare, come contro Pea, un difensivista che chiudeva tutti gli spazi e non ti permetteva di costruire gioco. Conta comunque il valore della squadra, più che l’allenatore in sè, visto che un po’ ci conosciamo tra noi”. Foscarini sta adottando il 3-5-2, modulo che probabilmente riproporrà anche nel derby: “Dobbiamo continuare così anche se possiamo e dobbiamo creare delle alternative, perchè poi diventiamo prevedibili. Difesa a tre o quattro non conta, dobbiamo saper cambiare a partita in corso. Di Roberto seconda punta? Non sarà sempre così però, sia Minesso che Di Roberto stesso possono giocare dietro la punta centrale, oppure giocare nel centrocampo a tre. Sono giocatori duttili che possono far bene come punti di riferimento in avanti, ma anche a centrocampo. E poi ce ne sono altri da non dimenticare Dumitru, Perez, Coralli…Di Donato dovrebbe essere del match, in questo momento sta lavorando a parte per un indolenzimento muscolare, ma per domenica dovrebbe essere pronto”. Il Padova è galvanizzato dalla vittoria in rimonta contro il Varese, anche se Mutti ha predicato calma in questi giorni, per questo motivo Foscarini non si fida dei biancoscudati del suo ex compagno di squadra: “Ci sono delle incognite, non conosciamo bene il Padova nel modo di giocare. L’abbiamo visto venerdì sera, Mutti ha modificato il sistema di gioco, ma lo potrebbe fare ancora in vista di domenica, cambiando anche gli interpreti. Il nuovo allenatore ha dato del suo, la squadra è diversa rispetto a prima, ci aspettiamo sorprese. Melchiorri non l’avevo mai visto, ad esempio, si è ben inserito, ci ha fatto un’ottima impressione: determinante nel gol e nell’episodio del calcio di rigore. E’ il tipo di acquisto che farebbe il Cittadella. Mutti era un rompipalle positivo… Allora in quell’Atalanta avevamo Ottavio Bianchi come allenatore, avevamo il dovere di vincere il campionato, eravamo in serie C. Era un giocatore che voleva sempre il pallone, un po’ come il nostro Coralli (ride, ndr). Faceva già il leader, era un giocatore intelligente e ora è un allenatore con equilibrio e buon senso”. Infine, Foscarini lancia un messaggio al suo amico Bortolo Mutti: “Hai già fatto bene, la simpatia dei padovani te la sei già presa. Direi che domenica non serve che tu vinca… Ti rifarai nelle prossime partite!”