Gubbio, dal sogno del doppio salto fino al quarto cambio in panchina…

L’avevano attesa dalla stagione 1947’1948’ la serie cadetta a Gubbio. Dopo uno splendido quanto inaspettato doppio salto, erano riusciti a conquistarla proprio nello scorso campionato. I ragazzi di Vincenzo Torrente si trovarono a rappresentare l’Umbria calcistica, con il Perugia relegato nei dilettanti e la Ternana che faticava in Lega Pro. L’estate 2011 ha proiettato i rossoblu nella serie B, con il direttore sportivo Stefano Giammarioli affiancato da Gigi Simoni ad operare con oculatezza in ottica calciomercato. Con Torrente che si accasava a Bari insieme a Lamanna e Borghese mentre Gomez che tornava al Verona, nella città dei ceri arrivava Fabio Pecchia alla sua prima vera esperienza in panchina. Dal mercato giungevano giovani speranze e qualche buon affare come Daniel Ciofani a parametro zero, dopo le 17 reti nella passata annata in Lega Pro con l’Atletico Roma. Il sogno della matricola terribile però si infrangeva con i primi risultati negativi. Nelle prime quattro gare di campionato altrettanti rovesci con 14 reti al passivo. La prima vittoria si materializzava soltanto alla nona di andata al Barbetti contro la Nocerina. La società intanto tesserava lo svincolato Mattia Graffiedi consapevole di non aver a disposizione peso specifico ed esperienza sufficiente nella propria fase offensiva. I risultati faticavano ad arrivare: all’indomani della sconfitta contro il Crotone Pecchia veniva esonerato: Gigi Simoni scendeva dalla scrivania e rimetteva i panni dell’allenatore. I risultati soprattutto in casa non si facevano attendere come le vittorie contro il Torino, Cittadella, Padova e Grosseto. Discorso completamente diverso in trasferta non si riusciva ad ottenere alcun successo. Nel mercato di gennaio la società cercava di risollevare la squadra con innesti soprattutto in attacco: ecco Salvatore Mastronunzio e Tomas Guzman su tutti (dopo che a lungo era stato corteggiato Adrian Ricciuti). Nelle ultime tre settimane prima veniva sollevato Carlo Tebi dalla carica di secondo allenatore, al suo posto Marco Alessandrini. Lo stesso poi rilevava Simoni all’indomani del pari interno contro il Crotone, per poi a sua volta essere sostituito da Luigi Apolloni che ora è chiamato all’impresa di salvare il Gubbio.