Lega Serie B, Abodi su Calcioscommesse, calcio giocato e mercato

Dopo la pausa per le festività si torna a respirare aria di campionato e non solo. In gennaio incombe il mercato ma la grande preoccupazione è sopratutto sul calcioscommesse. Il presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, è tornato nuovamente su questa delicata situazione:”Questa B è credibile nella misura in cui la valutazione non la do io ma voi giornalisti e i tifosi. Da parte nostra possiamo garantire che non ci basta avere la coscienza a posto, e che ci spendiamo ogni giorni per costruire un modello sportivo che abbia un crescente livello di reputazione e rispetto nei confronti dei tifosi. Perché questo è il nostro patrimonio. Dopodiché non solo la Serie bwin, ma tutto il mondo del calcio è parte importante della socialità, pensare che questo fenomeno sociale possa rimanere impenetrabile da tutti i vizi della società è una presunzione. Bisogna avere una capacità di contrasto oltre che di controllo che consenta di minimizzare il danno, facendo capire che è un privilegio straordinario vivere in questo mondo e che questo privilegio lo si possa perdere in un secondo, nel momento in cui si viola quel patto di lealtà con i nostri tifosi. Che hanno il diritto di entrare in uno stadio e di pensare che la partita inizi e finisca in modo regolare. Chi sbaglia esce fuori dal sistema e così queste persone avranno la possibilità di misurarsi nella vita di tutti i giorni con coloro che consentono al calcio di essere quello che è. A fronte di alcuni soggetti che delinquono c’è la straordinaria maggioranza di giocatori che si comportano in modo corretto. Mi piacerebbe un operoso silenzio da parte degli organi inquirenti, perché la fase istruttoria ha bisogno di una certa discrezione e di una comunicazione più chirurgica verso i responsabili, che sono una piccolissima minoranza. Questo non vuol dire sottovalutare il problema, che esiste, è grande e per cui si stanno dando una serie di risposte aldilà della propria coscienza”.
SU FARINA:“Noi siamo molto attenti e rispettosi verso il gesto del giocatore. Perché questo gesto ha un carattere di straordinarietà nella speranza che un attimo dopo recuperi una dimensione di normalità. Se deve diventare straordinario uno che fa il suo dovere, la preoccupazione inizierebbe a crescere. Noi abbiamo cercato di non disturbarlo, perché pensiamo che il ragazzo abbia bisogno di ritrovare la sua tranquillità e tornare a fare il calciatore, che è il suo mestiere e che sa fare bene. Ci sarà tempo per confrontarci con lui affinché non venga sprecata questa sua testimonianza in senso positivo. Lui ha avuto coraggio, assistito anche da una serie di soggetti a partire dalla società e dall’Aic, e la capacità di essere protagonista senza protagonismo. Che è senz’altro un fatto positivo”.
Il numero uno della Lega di Serie B ha poi spostato il tiro sul discorso Stadi:”Entro 15 giorni la Lega Serie B presenterà (alle società) una piattaforma-progettazione di primo livello per favorire la riqualificazione degli impianti o nuove edificazioni, in base a criteri di sostenibilità sociale, economica ed ambientale, che possono rappresentare anche un modello di riferimento tecnologico”.
Secondo Abodi, infatti, non è possibile accontentarsi del +27%, rispetto alla scorsa stagione, registrato fino ad oggi dalla Serie bwin sotto la voce “pubblico”. Ma bisogna guardare oltre: “E’ un tema ineludibile – sostiene il presidente – anche se siamo attenti pure al tipo di ambiente che si crea in questi stadi. Resta il fatto che il 70-80% ha più di 50 anni di vita”.
Abodi si è poi soffermato anche sul calcio giocato e il mercato di Gennaio:”Giocare anche a Natale “Ne parlerò con le società, soprattutto con l’Associazione calciatori, mi piacerebbe proporre un modello inglese con una sosta natalizia più ristretta dove poter giocare. Penso sia un buon servizio reso ai nostri appassionati, glielo dobbiamo come gli dobbiamo molte cose e come abbiamo tanti doveri nei loro confronti”.
Sul mercato di gennaio “I soldi vanno investiti bene e ci fa piacere vengano investiti soprattutto sui giovani italiani, perché è una risorsa che va coltivata. Quelle che stanno investendo sono società che hanno ambizioni, proprietà forti e che ridistribuiscono risorse importanti all’interno del nostro sistema”.