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Brescia, Calori: “Abbiamo raggiunto il primo obiettivo, ma ora vogliamo il prossimo”

Alessandro Calori

A un giorno dalla sfida di Marassi con la Sampdoria, l’allenatore del Brescia Alessandro Calori ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole, riportate da ‘Bresciaingol.com’: “Dobbiamo saper affrontare certe partite se vogliamo restare agganciati al treno dei playoff, con la giusta mentalità e personalità. E limitando al massimo gli errori. Perché da adesso c’è meno margine d’errore. Dopo la Samp volata finale più in discesa? Assolutamente no! Come dicono i miei colleghi, ci aspettano otto finali. Ma è una continua ‘finale’ da quando sono arrivato. E a forza di giocarle ’ste finali, un po’ ci siamo abituati… Certo, è una partita importante, probabilmente, di quelle che mancano, la più affascinante. Loro sono partiti con altri progetti e con altri traguardi. Hanno sicuramente più pressione e più aspettative. E questo per noi può essere un vantaggio: riuscire a giocare anche sulla loro ansia. Noi poco da perdere? Non direi proprio: dopo aver raggiunto il primo obiettivo, vogliamo il prossimo. Iachini è un grande professionista e lavoratore. Come allenatore, ha più esperienza di me. E visto che siamo le due squadre che stanno facendo più punti nel ritorno, vuol dire che il suo lavoro è stato buono: non è facile rimettere in carreggiata una fuoriserie che sbandando sta uscendo di strada. La Samp è una squadra importante, e ha uno stadio importante. E sarà pieno. Giocano solitamente col 4-3-1-2: se gioca Pellè, servirà fisicità per contrastarlo, se sarà Pozzi servirà limitare il suo raggio d’azione visto che lavora di più per la squadra. Poi, lì davanti, ci sono Bertani, Eder, Juan Antonio e gli ultimi due a Brescia li conoscete bene. Insomma, non mi pare scarseggino di ‘materiale’…”. Sulla formazione: “L’ipotesi di Fausto Rossi davanti alla difesa la sto ancora pensando e valutando. Ma devo avere più alternative perché vuol dire avere più scelta. Rossi il centrocampo a due l’ha fatto, ma a tre ci sono movimenti diversi: Anche se si tratta di adattarsi in una situazione d’emergenza. Che poi sia per 10, 20, o 90 minuti, si vedrà. Ma penso possa farlo bene”.

Daniele Andronaco

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