Spezia, Stroppa: “Contro il Pescara sarà una finale”

Giovanni Stroppa (getty images)

SPEZIA STROPPA DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA / LA SPEZIA – Dopo la bella vittoria in quel di Reggio Calabria, per lo Spezia di Stroppa è già vigilia. Domani, infatti, gli aquilotti scenderanno in campo al Picco contro il Pescara per i sedicesimi di Coppa Italia. Un incontro importantissimo, anche perché in palio ci sono gli ottavi della competizione a San Siro contro il Milan. Nella conferenza stampa di vigilia, il tecnico dei liguri ha così presentato il match: “Per noi sarà una vera finale che potrebbe aprirci le porte di un match storico. A Reggio è arrivata la risposta che avevo chiesto ai ragazzi dopo la prova offerta contro l’Empoli, una gara in cui non eravamo praticamente scesi in campo. Giocando con il 3-5-2 volevo dare forza alla squadra e, nonostante il loro vantaggio immediato, questo gruppo si è dimostrato ancora una volta fantastico. Sfido chiunque, reduce da una brutta prova, andare sotto al primo minuto e non perdere la testa; e invece i ragazzi hanno dimostrato di essere gruppo e questa è una cosa che mi gratifica. Domani affrontiamo il Pescara in una sfida importantissima per noi; abbiamo ancora un allenamento e le mie sensazioni potrebbero anche cambiare, ma al momento sono molto fiducioso. Arriviamo da una prestazione e da una vittoria di spessore, ma siamo consapevoli di affrontare la squadra più in forma del campionato insieme all’Empoli. Dubbi? I miei unici dubbi possono riguardare solo l’aspetto fisico in quanto, avendo giocato su un campo pesantissimo al ‘Granillo’, qualcuno sarà un po’ stanco, ma credo che l’adrenalina e le motivazioni scaturite dall’idea di andare a giocare a San Siro, potranno colmare qualunque tipo di stanchezza. Di certo non posso pensare alla sfida di lunedì sera contro l’Avellino, perché quella di domani per noi è una partita troppo importante. Chiederò ai ragazzi di essere propositivi, come sempre fatto; chiederò la volontà di fare gioco, sicuro che a fare la differenza non sarà il sistema di gioco, ma l’atteggiamento. Dobbiamo solo pensare ad essere squadra, ad essere tosti in campo. L’interpretazione fa sempre la differenza, perché tutto dipende da quello che si vuole fare.
Sansovini migliora di partita in partita, ma come detto, può crescere solo giocando; sappiamo bene quanto lui sia importante per noi, la qualità di giocata che ha nei piedi; per me avrà sempre la massima considerazione. Per Sammarco sono contento, avrebbe meritato un posto da titolare da tempo, ma cerco una coerenza nelle mie scelte, anche lui è un giocatore importante per noi. Per quanto riguarda Borghese, magari pagherà un po’ sotto l’aspetto della tenuta fisica, ma a livello di grinta e carica agonistica è eccezionale. Detto questo, io non posso assolutamente pensare a 11 giocatori o magari 14 e basta; il valore dei miei ragazzi mi impone di pensare sempre ai 25. Gente come Orsic o Ashong, che si allena sempre al massimo, merita di giocare e arriverà il loro momento; sono molto tentato perché meritano di giocare, così come è stato per Magnusson. Questo gruppo deve crescere ancora, ma ripeto, è un gruppo fantastico”.