Calcioscommesse Sampdoria, Bertani: “Contro di me neanche una prova”

Cristian Bertani

Cristian Bertani ha raccontato la sua verità sul caso calcioscommesse in un’intervista a ‘Radio Sportiva’. Queste le parole dell’attaccante della Sampdoria: “Il deferimento della Sampdoria è ridicolo. Non ho sentito i dirigenti del Novara, quelli della Samp invece sì: con Sensibile ci sentiamo, lo tengo aggiornato. Sono stato condannato senza giudizio e in più sul mio conto non c’è una prova a differenza di colleghi per cui ci sono intercettazioni compromettenti. Nel mio caso c’è solo un pentito, purtroppo un mio vecchio amico, che parla e parla sempre in terza persona. Col rapporto che avevamo me lo avrebbe detto direttamente, invece parla sempre per sentito dire: la cosa è poco chiara. Le accuse di un pentito sembrano la verità assoluta: il mio interrogatorio è stato molto blando, non incalzante o severo: loro avevano già deciso il mio destino. Si parla di 33 partite, io sono chiamato in causa in due sole di queste e mi contestano l’associazione a delinquere: in una delle due non ero neanche convocato. Sono messo sullo stesso piani di Gervasoni, rischio la sua stessa condanna, è una cosa fuori dal normale. I soldi nell’asciugamano? In un articolo sulla ‘Stampa’ la direttrice dell’hotel diceva che nessuno alla reception si ricorda di questo episodio”.