Spezia-Avellino 0-1, Bjelica: “Penalizzati dalle decisioni arbitrali”

Nenad Bjelica (getty images)
Nenad Bjelica (getty images)

SERIE B SPEZIA – Non ci sta il tecnico aquilotto Nenad Bjelica che analizza la gara contro l’Avellino, partendo dall’episodio del gol decisivo, che ha portato anche al suo allontanamento dal rettangolo verde: “L’espulsione? Ho chiesto semplicemente perchè il fallo laterale era stato invertito, anche perchè su quell’azione abbiamo preso il gol che ha deciso l’incontro. Non è la prima volta che veniamo penalizzati dalle decisioni arbitrali e spero che tutto finisca presto, perchè ad esempio, anche nel caso di Migliore, non discuto il fallo di mano, ma non capisco perchè tre minuti prima non è stato nemmeno sanzionato un fallo di mano identico su cross di Stevanovic, proprio non riesco a capirlo. Ci sono tanti altri episodi a dir poco discutibili, vogliamo sempre parlare poco delle direzioni arbitrali, ma proprio non riesco a capire come vengano gestite le situazioni; faccio i complimenti ai miei ragazzi che mantengono sempre la calma, io stesso cerco sempre di parlare con calma. Siamo stati la prima società in estate a fare la riunione con gli arbitri, ma veniamo sistematicamente penalizzati. Siamo piccoli? Questa società, questo pubblico e questi ragazzi non meritano un trattamento del genere, c’è gente che da tutto quello che ha per questa maglia, che lotta, che sputa sangue, ma alla fine gli altri giovano di decisioni discutibili, mentre a noi restano solo rabbia e rammarico. Qui tutti mi dicono che se si parla degli arbitri, tutto sarà sempre peggio, ma io credo che peggio di così sia davvero impossibile, quindi è giunto il momento di parlare. Venendo alla gara, abbiamo avuto diverse occasioni, anche quando siamo rimasti in inferiorità numerica, ma anche loro hanno avuto qualche occasione pericolosa, ma non credo che hanno meritato di portare a casa la piena posta in palio. Nel nostro campo le squadre esperte come l’Avellino possono venire a difendersi e a provare ripartenze pericolose, ma io ho visto i miei ragazzi lottare fino alla fine e questo è quello che mi fa piacere ed allo stesso tempo mi fa male vedere come i loro sacrifici vengono resi vani da decisioni penalizzanti di chi dovrebbe semplicemente applicare un regolamento uguale per tutti”.