Catania, Sannino: “Temo l’organizzazione del Bologna”

Beppe Sannino (getty images)
Beppe Sannino (getty images)

Beppe Sannino, allenatore del Catania, alla vigilia della sfida con il Bologna ha rilasciato queste dichiarazioni in conferenza stampa: “Stiamo preparando la gara contro una squadra importante è una partita che l’anno scorso erano in serie A. Guardo la mia squadra e non le altre squadre. Giochiamo in casa e veniamo da una sconfitta immeritata. Io non guardo la tattica ma come il mio Catania come gioca. Guado gli avversari ma a me interessa come gioca il Catania. Muovere la classifica significa tanto ed è positivo. Questo è un campionato dove dobbiamo essere sempre bravi partita dopo partita. Io temo l’organizzazione del Bologna, lavoriamo con il mio staff durante la settimana. Mi auguro che il Bologna si trovi una squadra difronte concentrata e viva come ha giocato a Terni e un pubblico che ci ha dato una grande mano fino ad oggi. Non siamo stati capaci di avere una striscia positiva sopratutto in trasferta. Ho un gruppo di ragazzi straordinari che hanno cambiato atteggiamento, stanno dando quello che i tifosi vogliono. Sudare la maglia. Sauro Escalante e Capuano in campo. Io cerco di fare necessità virtù e mettere una squadra in campo secondo logia e lavoro. Se manca un intero reparto devi lavorare su quello durante la settimana. Stanno giocando anche rischiando una ricaduta. Il caso Rolin che non ha concluso l’iter, così Capuano e Spolli, Sauro. Difficile da vedere in altri giocatori, alzano la mano e dicono sempre presente. E’ una garanzia per tutti questo. Sono uomini e tutto il resto se c’è da fare qualche critica io faccio sempre da scudo ma se siamo tutti insieme arriviamo all’obiettivo.

Abbiamo lavorato come tutte le altre settimane. Non ci da la possibilità di gestire gli allenamenti perchè dobbiamo vincere. In questo momento giochiamo solo per vincere perchè altro non possiamo. Cerchiamo di fare il massimo. Ho visto una squadra a Terni viva e vera, tanti ragazzi dentro e devo ringraziarli tutti. Domani sarà un’altra partita. Io guardo la settimana e vorrei dare un’identità a questa squadra ma abbiamo cambiato troppo a causa degli infortuni e squalifiche. Almiron lo conoscete molto meglio voi di me. Mi piace che ha voluto affrettare i tempi per dare il suo contributo alla causa. Io non guardo i nomi ma quello che danno in campo. Ha giocato in inferiorità numerica ma non se ne accorto nessuno. Si è staccata la luce della squadra per l’espulsione e abbiamo subito il goal. Il calcio è subordinato alle vittorie, si guardano i particolari solo se si vince. Bisogna essere bravi a vedere la miglior strada che tutti insieme dobbiamo prendere. Bravi tutti i ragazzi che con un uomo in meno hanno tenuto anche se abbiamo perso. Devo guardare oltre, viviamo in un limbo in classifica e tutte le partite possono essere la strada giusta. Odjer e Parisi come tutti sono ragazzi monitorati dalla società e io cerco di farli diventare importanti. Un conto è giocare con gli adulti e giocare per vincere e un conto giocare con ragazzi e che il risultato non conti.”