Varese, Bettinelli: “Grande vittoria, sono contento per i ragazzi”

Varese (getty images)
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SERIE B VARESE – Stefano Bettinelli, tecnico del Varese, nel post partita, ha commentato cosi la gara: “Affrontiamo tutte le partite per vincere, non speculiamo mai sul risultato, e alla fine abbiamo fatto 7 punti sui nove disponibili negli ultimi tre match.
Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, non abbiamo permesso al Modena di entrare nella nostra trequarti. Abbiamo pressato senza sosta, e il rigore farlocco che ci hanno dato contro non ci ha abbattuti.
Non si può pretendere che il ritmo rimanesse alto anche nel secondo tempo, dopo tre partite in pochi giorni, quindi sono soddisfatto.
Voglio bene a Tamas, come a tutti i miei ragazzi, che sono la mia seconda famiglia, se li sgrido lo faccio come un buon padre di famiglia.
Non ho fatto il terzo cambio perché mi avrebbero aggiunto trenta secondi allungando quindi la partite, e poi la squadra stava giocando bene e ho preferito non sfruttare questo optional, dato che non è obbligatorio.
Ci salveremo in questo campionato non solo con le gambe, ma soprattutto con la testa. Il Modena ha cercato spesso di interrompere il gioco perché non abbiamo fatto in modo di arrivare per primi su tutti i palloni, e poi giocare contro un ragazzino come Neto non è facile.
Nel calcio moderno nessuno può permettersi di difendere con giocatori in meno, tutti devono sacrificarsi, per questo quando io scelgo un attaccante mi baso anche sul livello di copertura che mi assicura: Miracoli ha fatto quello che mi aspettavo da lui perché so che è un giocatore di grande qualità.
Angelo Rea ha chiesto il cambio perché ha sentito un indolenzimento al gemello della gamba e quindi non poteva più scattare. Essendo squalificato avrà comunque tutto il tempo di recuperare.
La classifica preferisco non guardarla, aspetto la quarantaduesima giornata. Non mi interessa sapere se mi basta un punto, perché voglio vincere tutte le partite. Io alla fine di ogni allenamento o partita chiedo ai miei ragazzi se si sono divertiti, perché se non si divertono significa che abbiamo lavorato male”.