Bologna, Tacopina: “Prima la serie A, poi l’Europa”

Joe Tacopina (getty images)
Joe Tacopina (getty images)

SERIE B BOLOGNA – Grande fermetto presso la sede del Bologna Calcio e in tutta la città felsinea, infatti il neo patron del Joe Tacopina ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Bologna parlando a 360° della società fra passato e futuro e dei soci che lo affiancheranno nell’impresa. “Saputo lo conoscete già molto bene, ma abbiamo altri investitori d’alto profilo che al momento preferiscono non apparire sui giornali. Sento il supporto dei tifosi e non lo lascerò cadere nel vuoto. Non ci siamo mai arresi, anche quando ci siamo sentiti traditi dalle mosse del Bologna, ma mi sono messo subito al lavoro per capire come fare a acquistare il Bologna e renderci credibili agli occhi dei soci. Non abbiamo mai detto nulla di male su Zanetti e non capisco certe sue dichiarazioni. Noi abbiamo messo i soldi e comprato il Bologna”.

Sul futuro: “Il primo obiettivo è tornare in Serie A perché è lì che il Bologna deve stare. Una volta risaliti vogliamo consolidare la nostra posizione e diventare un club che lotta stabilmente per le coppe europee. Ho grande rispetto per Udinese, Fiorentina o Torino e credo che il Bologna non abbia nulla meno di loro. Servirà molta pazienza e tempo, come successo a Roma dove abbiamo portato la squadra a essere la seconda forza del campionato nonostante critiche e scetticismo”.

Sull’addio alla Roma: “Ho deciso di seguire il mio sogno e realizzare un grande progetto a Bologna. È lo stesso desiderio che avevo nel 2008 perché amo la città e i bolognesi”.

Sulla nuova dirigenza: “Guaraldi ha deciso di lasciare la società e lo ringraziamo per aver scelto noi. Fenucci è un amico, mentre Corvino è una figura di enorme prestigio, ma è prematuro parlarne ora. Ogni posizione sarà comunque occupata da profili d’alto livello. Fusco e Lopez? Sosteniamo il loro lavoro per raggiungere la Serie A”.

Sullo Stadio: “Abbiamo il sostegno del sindaco e della città e cercheremo di stringere i tempi il più possibile perché vogliamo dare a Bologna una casa splendida per il calcio. Posso immaginare che costerà sui 60 milioni di euro. Ai tempi di Baggio allo stadio c’erano 30mila abbonati e a Bologna c’è ancora la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Se daremo ai tifosi uno spettacolo all’altezza loro risponderanno. Chi dice che non torneremo a essere un club importante sbaglia”.