Varese, Ambrosetti: ”Tutto merito di Bettinelli”

Varese (getty images)
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SERIE B VARESE – Il Ds del Varese Gabriele Ambrosetti, giunto insieme a Bettinelli in prima squadra più o meno nello stesso periodo, non si prende nessun merito della salvezza del club lombardo, ma gli gira al tecnico che lui stesso ha tanto voluto dopo l’esonero-bis di Sottili. Ecco le sue parole al termine del match contro il Novara: ”Questa è la festa di Bettinelli, e l’idea della maglietta celebrativa è venuta dalla squadra. Io non mi arrabbio mai con gli altri, ma sempre con me stesso. Gli altri mi fanno sorridere, questa è la festa del signor Bettinelli, perché lui è un signore, non solo un allenatore – riporta varesenews.it -. In queste settimane tutti hanno fatto i complimenti all’allenatore e guai a chi me lo tocca. Il signor Stefano Bettinelli non è solo un bravo allenatore, ma è una persona speciale che vi conquista con gli occhi. La vittoria è anche dei ragazzi che hanno sofferto molto. Ernesto Che Guevara, senza esporsi politicamente, diceva che “il grande rivoluzionario è guidato da grande amore”. Io sono qua da 41 giorni e in questo periodo sono stato minacciato – dopo tre giorni – ma alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo salvandoci. Per me è una grande gioia perché ho vissuto questi giorni intensamente, senza farmi mancare nulla, dalla sconfitta di Cittadella ad oggi. Io sono in primis un varesino e so ogni cosa di questa città e conosco ogni movimento. Adesso che questa sera ci saranno tanti carri dei vincitori, io farò quello che ho sempre fatto: andrò a salutare i miei genitori, che non ci sono più, saluterò il Peo e poi farò un giro per il centro e poi. La mia squadra è il Varese, ma se mi cacciano farò di tutto per portare via con me mister Bettinelli”.