Padova, nel mirino della Guardia di Finanza i rapporti col Parma

Padova (getty images)
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SERIE B PADOVA – Vi abbiamo raccontato nella giornata di ieri del blitz della Guardia di Finanza nella sede del Padova Calcio. Oggi, tramite La Gazzetta dello Sport, scopriamo i motivi per il quale c’è stato bisogno di questa perquisizione. Il tutto è durato dalla mattina presto fino alle 15,30. L’inchiesta è partita dalla magistratura padovana con il pm Benedetto Roberti che ha formulato l’ipotesi di reato di ostacolo alle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Indagati il presidente del Padova, Diego Penocchio, e l’amministratore delegato Andrea Valentini, che era presente in sede durante la visita delle Fiamme Gialle. Nel mirino  rapporti del club veneto con il Parma Calcio.

I finanzieri hanno effettuato perquisizioni anche nell’abitazione di Penocchio a Cellatica, vicino a Brescia, ma non solo. Indagini anche nella sede di Iniziative Euganee a Castegnato, la società che detiene il 100% del Padova, costituita l’anno scorso per acquisire il pacchetto azionario, e alla Carpine di Carpenedolo, che fa capo a Enrico Ghirardi e Gabriella Pasotti, fratello e madre di Tommaso Ghirardi, presidente del Parma. La società veneta, tramite un comunicato si è detta comunque tranquilla e non preoccupata per questo ennesimo problema che va a completare una stagione a dir poco disastrosa.