Spezia, Schiattarella: “Abbandonare i compagni dopo dieci minuti è frustrante”

Pasquale Schiattarella (Getty Images)
Pasquale Schiattarella (Getty Images)

SERIE B SPEZIA SCHIATTARELLA DICHIARAZIONI CONFERENZA STAMPA / LA SPEZIA – Intervenuto questa mattina in conferenza stampa, il capitano dello Spezia, il centrocampista ex Livorno Pasquale Schiattarella, è tornato sulla partita persa contro l’Empoli sabato scorso, che lo ha visto abbandonare il campo dopo pochi minuti per un infortunio.

Ecco le sue dichiarazioni, riportate dal sito ufficiale del club ligure: “A Empoli ancora una giornataccia; subito in avvio, in seguito ad un cambio di direzione ho sentito un fastidio tra tendine e polpaccio; ho provato a continuare, ma il dolore aumentava, il polpaccio si è indurito e ho dovuto chiedere il cambio. Ho avuto una reazione forte, ho dato un calcio alla prima cosa che ho avuto a portata, ma il mio atteggiamento credo sia normale per la situazione; dopo una settimana di lavoro intenso, ti prepari ad una sfida importante come Empoli, dover uscire dopo 10 minuti per un problema muscolare e non è la prima volta quest’anno, non potendo dare il mio contributo alla squadra. Se fosse uno stiramento, ad un mese dalla fine del campionato, rischio di star fuori tre-quattro partite penalizzando squadra e mister, come posso non incavolarmi. Mi spiace sia stata letta come un litigio con il mister, con cui ho un rapporto quotidiano; ci tengo a precisare che davvero non c’è stato nulla, dovete credermi. Mi ha chiesto cosa mi ero fatto, come si può litigare per questo? Il cambio l’ho chiesto io, per l’ennesimo problema muscolare in una stagione dove ce ne stanno capitando di tutti i colori. Tutti gli esterni stanno avendo dei problemi, giochiamo con un 4-4-2, è normale che fosse preoccupato. Sono rimasto in panchina, ma si soffre ancora di più che in campo.

Le immagini televisive? Ero incazzato nero, in una partita che per noi era la vita, è la terza volta che mi succede quest’anno, permettete che un po’ mi girino le scatole su questa situazione. Le prossime partite per Spezia, per la squadra, per la Società saranno il clou della stagione, rischiare di stare fuori mi da tanto fastidio. Oggi mi sottoporrò ad esami strumentali per valutare l’entità del problema; spero davvero si tratti di una contrattura, speriamo bene.

Nell’ultimo mese abbiamo fatto ottime prestazioni e punti importanti; sabato avevamo di fronte un avversario come l’Empoli che gioca insieme da due anni con gli stessi uomini e lo stesso tecnico, che si conosce alla perfezione, con meccanismi collaudati. Lo scorso anno hanno giocato i play-off per andare in A e anche quest’anno sono ai vertici e puntano la massima serie. Noi abbiamo fatto una buona gara, ma qualcosa ci è mancato; sapevamo che l’Empoli, come il Palermo, hanno qualcosina in più. Ogni campionato ha una storia a se; lo scorso anno abbiamo eliminato l’Empoli con il Livorno, ma anche noi eravamo assieme da tanto. Lo Spezia ha cambiato tanto a gennaio e ovviamente sta lavorando per trovare degli equilibri; loro si conoscono a memoria ed è certo un vantaggio rispetto alle altre. Nonostante siamo una squadra ‘giovane’ come costruzione, stiamo facendo buone cose, riuscendo a mettere in difficoltà gli avversari e tutti parlano di noi, il prossimo anno non potremo fare ancora meglio, sempre in rispetto di quelli che saranno i programmi societari. Non cambiare vuol dire cominciare con un passo in avanti.

Ma c’è ancora un mese da giocare; noi ci crediamo e dobbiamo stare tutti uniti, è il mese più importante, poi al 31 maggio tireremo una linea e vedremo dove saremo; c’è bisogno di tutti. Noi siamo un gruppo unito che vuole dare il massimo fino alla fine. L’entusiasmo di certo non manca, basta vedere la sfida contro il Siena, un pubblico fantastico; eravamo felicissimi per quella vittoria. Venerdì contro la Reggina saremo ancora in serale, speriamo di ritrovare lo stesso entusiasmo. Io spero davvero di esserci, ma vediamo cosa diranno gli esami; spero non sia nulla di grave, al momento ho fastidio, ma vediamo, manca ancora una settimana”.